|
|
|
|
|
|
. . . . . . . . . . . . . . . .
|
UN BRINDISI, CINCIN, ALLA SALUTE…
Brindare, (secondo vari vocabolari: Treccani, Garzanti Linguistica, e La
Repubblica) significa:
1. gesto che consiste nell’alzare e toccare insieme i bicchieri prima di bere. È
un invito a bere alla salute o in onore di qualcuno o come buon auspicio
[seguito dalle preposizioni a, per]. Per esempio: fare, proporre un brindisi al
festeggiato, per la vittoria, in onore di un ospite, ecc.
2. breve componimento poetico improvvisato, che si recita al momento del
brindisi.
3. in musica: Aria cantata nelle scene conviviali.
Quando brindiamo diciamo alla salute, cent’anni, o cincin.
La parola “brindisi” deriva dal tedesco: (ich) bring(e) dir’s : lo porto, lo offro a
te (il bicchiere, il saluto). Mentre, l’espressione cincin deriva dal cinese
mandarino di Pechino: ch’ing-ch’ing significa prego-prego.
E ora il mio brindisi: A TUTTI!
MAKE A TOAST, DRINK TO SOMEONE’S HEALTH…
The Italian word “brindare” (according to various dictionaries: Treccani,
Garzanti Linguistica, and La Repubblica) refers to:
1. A gesture consisting of raising and touching glasses prior to drinking.
It is an invitation to drink to someone’s health, or in honor of someone, or as
good wishes [in Italian the word is followed by the prepositions “a”, “per/for”].
For example: propose a toast to the birthday girl/boy, victory, the guest of
honor, etc.
2. Brief poetic and spontaneous composition that is recited at the time of
the toast.
3. In music: an aria sung in convivial scenes.
When we toast we say: to health, 100 years, or cincin.
The word “brindisi” derives from the German: (ich) bring(e) dir’s : I bring, I
offer to you (the glass, the wish). While the expression cincin comes from
the mandarin Chinese spoken in Beijing: ch’ing-ch’ing means please-please.
And now my toast: HAPPY NEW YEAR TO ALL!
Saturday, December 30, 2017
|
|
|
Ho trovato questo bellissimo augurio natalizio e vorrei condividerlo:
I found this lovely christmas wish and I would like to share it with you:
To who loves to sleep but wakes up always in a good mood; to who still
greets other with a kiss; to who works much but enjoys even more; to
who is in a hurry but doesn’t tap the car horn at traffic lights; to who
arrives late but doesn’t look for excuses; to who turns off the television in
order to chat; to who is twice as happy when dividing in half; to who rises
early to help a friend; to who has the enthusiasm of a child but the
thoughts of and adult; to who sees black only when it is dark; to who
doesn’t wait for Christmas to be better.
Merry Christmas to all
Saturday, December 23, 2017
|
|
|
QUAL È LA PAROLA PIÙ LUNGA IN ITALIANO? Parte II
Abbiamo elencato le parole più lunghe nel lessico italiano in un articolo
precedente. Adesso invece, esploriamo l’origine letteraria di due parole:
precipitevolissimevolmente e sovramagnificentissimamente.
Precipitevolissimevolmente, una parola d'autore, fu coniato nel 1677 da
Francesco Moneti, (Cortona, 1635 – Assisi, 1712) un religioso, astronomo e
letterato italiano, per esigenze poetiche ne La Cortona convertita canto III,
LXV:
« Come gonfio pallon, che spesso balza
quando è caduto, e vien gettato al piano,
o che talor verso le stelle incalza
di esperto giocator possente mano,
e da tal forza spinto assai s’inalza
verso del cielo, ed il fermarsi è vano,
perché alla terra alfin torna repente
precipitevolissimevolmente. » |
Lo scopo del Moneti era di ottenere una parola che fosse di per sé un
endecasillabo, rivoluzionando le norme grammaticali della
lingua italianadell’epoca, Il superlativo corretto dell'avverbio
"precipitevolmente" dovrebbe essere "precipitevolissimamente", che ha tre
lettere e una sillaba in meno.
La parola fu poi riutilizzata per la prima volta da Andrea Casotti nell'opera
burlesca La Celidora, ovvero Il governo di Malmantile del 1734:
« chi troppo in alto sal cade sovente
precipitevolissimevolmente » |
|
Anche Carlo Goldoni (Venezia, 1701-Parigi, 1793) nella commedia Il teatro
comico del 1750 (atto I, scena 11) la utilizza come espediente "buffo":
« Petronio: Si può ben dire, che è fatta precipitevolissimevolmente. » |
Francesco Moneti, però non era il primo a inventare una parola per soddisfare
le sue necessità letterarie di endecasillabo. Nel De vulgari eloquentia,
(Libro VII, 6) Dante Alighieri (c. Firenze, 1265-Ravenna, 1321)inventa
l’endecasillabo "sovramagnificentissimamente". |
WHAT IS THE LONGEST WORD IN THE ITALIAN LANGUAGE? Part II
In a prior article we listed the longest words in the Italian lexicon. Today, on
the other hand, let’s take a look at the literary origins of two words:
precipitevolissimevolmente and sovramagnificentissimamente.
Precipitevolissimevolmente, is a word invented by a specific author; it was
first coined in 1677 by Francesco Mondi (Cortona, 1635 – Assisi, 1712) an
Italian cleric, astronomer and scholar, for poetic requirements in his work: La
Cortona convertita canto III, LXV (The Converted Cortona).
Moneti’s aim was to create a word what was in and of itself a hendecasyllable,
thus revolutionizing the grammatical norms of the Italian language of the time.
The correct superlative form of the adverb: "precipitevolmente", precipitously
should be "precipitevolissimamente", which lacks 3 letters and one syllable.
The word was then used again by Andrea Casotti in his comic work La Celidora,
ovvero Il governo di Malmantile in 1734. Even Carlo Goldoni in his comedy Il
teatro comico from 1750 (act I, scene 11) incorporates it as a humorous device.
Francesco Moneti, however, was not the first to invent a word to satisfy his
literary necessities for a hendecasyllable. Dante Alighieri (c. Firenze,
1265-Ravenna, 1321) in his work On the Eloquence in the vernacular invents
the hendecasyllable "sovramagnificentissimamente".
GOOD LUCK TRYING TO TRANSLATE THESE 11-SYLLABLE ADVERBS!
Saturday, December 16, 2017
|
|
|
QUAL È LA PAROLA PIÙ LUNGA IN ITALIANO?
Parte I
Secondo il Dizionario Garzanti della lingua italiana la parola più lunga nel
linguaggio non scientifico è precipitevolissimevolmente: ha ventisei lettere,
è il superlativo di precipitevolmente, che a sua volta deriva dall’avverbio
precipitevole. Significa “con fretta eccessiva”, “a precipizio”,
“velocissimamente”. Non dimentichiamo sovramagnificentissimamente (27
lettere), che significa oltre che magnifico.
Ma parole lunghissime esistono anche nel mondo della medicina:
esofagodermatodigiunoplastica (29 lettere): un’operazione di ricostruzione
plastica, che si esegue dopo l’asportazione dell’esofago e dello stomaco;
psiconeuroendocrinoimmonologia (30 lettere): una disciplina che studia le
relazioni tra il funzionamento dei sistemi nervoso, immunitario ed endocrino;
nonilfenossipolietilenossietanolo (33 lettere)
edimetilamidofenilmetilpirazolene (32 lettere) che sono nomi di composti
chimici trovati in alcuni farmaci; in oltre troviamo:
hippopotomonstrosesquippedalofobia (34 lettere): la fobia di parole lunghe,
e dal film “Mary Poppins” (1964) non dimentichiamo
supercalifragilistichespiralidoso (33 lettere).
Per me però è interessante vedere l’origine delle due parole
precipitevolissimevolmente e sovramagnificentissimamente; ma ne
parleremo un’altra volta.
WHAT IS THE LONGEST WORD IN THE ITALIAN LANGUAGE?
Part I
According to the Garzanti Dictionary of the Italian Language, the longest word
in the non-scientific lexicon is “precipitevolissimevolmente”, it has 26 letters,
it is the superlative of hasty, which in turn comes from the adverb hastily.
It means with excessive haste, on the run, super-fast. Let’s not
forgetsovramagnificentissimamente (27 letters): which means beyond
magnificent.
There exist, however, words from the world of medicine:
“esofagodermatodigiunoplastica” (29 letters): reconstructive plastic
surgery after the removal of the esophagus and the stomach;
“psiconeuroendocrinoimmonologia” (30 letters): a discipline that studies
the relationship between the workings of the nervous, immune and endocrine
systems; “; nonilfenossipolietilenossietanolo” (33 letters) and
“dimetilamidofenilmetilpirazolene” (32 letters) which are chemical
compounds found in certain medicines; we also have
“hippopotomonstrosesquippedalofobia” (34 letters): the fear of long words,
and from the 1964 film “Mary Poppins” let’s not forget
“supercalifragilistichespiralidoso” (33 letters).
For me however, it is interesting to look at the origins of the two words
precipitevolissimevolmente and sovramagnificentissimamente, but we’ll
talk about this another time.
Saturday, December 8, 2017
|
|
|
PALAZZO DEL QUIRINALE (O SEMPLICEMENTE IL QUIRINALE):
Residenza del Presiedente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il Palazzo del Quirinale (tratto dal sito http://www.corriere.it del Corriere
della Sera) sorge in un luogo che, per la posizione elevata e la particolare
salubrità, ospitò fin dall’antichità nuclei residenziali, edifici pubblici e di culto.
Nel ’400 e all’inizio del ’500 intorno alla piazza e lungo l'antica via Alta
Semita (oggi via del Quirinale) si disposero palazzi e ville di nobili e prelati
tra i quali il cardinale Oliviero Carafa, proprietario di una villa con vigna sul
luogo dove oggi sorge il Palazzo del Quirinale. La bellezza e amenità della
vigna del cardinale d'Este indussero papa Gregorio XIII (1572-85) a far
ampliare a sue spese la piccola villa affidando l’incarico del nuovo fabbricato
all’architetto Ottaviano Mascarino. Completata sotto Paolo V l’architettura
del Palazzo, nel corso del ’600 si procedette alla definizione dei confini e alla
fortificazione dell’intero complesso del Quirinale, che venne esteso fino quasi
all'incrocio delle Quattro Fontane. All'inizio dell’800 la storia del Quirinale
subisce una svolta che avrà un peso importante anche sulle vicende artistiche
del Palazzo. Nel 1809 le truppe dell’esercito di Napoleone napoleonico
occupano Roma, catturano papa Pio VII (1800-1823) e lo deportano in
Francia; il Quirinale viene scelto dal governo napoleonico come residenza
dell'Imperatore. Nel maggio 1814 Pio VII rientra a Roma e torna in possesso
del Quirinale, adoperandosi subito per cancellare il più possibile le tracce.
L’ultimo papa a soggiornare al Quirinale fu Pio IX (1846-78). Nel 1870, dopo
la breccia di Porta Pia e l’annessione di Roma al Regno d’Italia, il Quirinale
divenne residenza della famiglia reale dei Savoia. Dopo il 1946 le strutture
architettoniche del complesso del Quirinale e gli arredi interni del Palazzo
sono rimasti sostanzialmente inalterati. Il primo presidente che visse al
Quirinale fu Giovanni Gronchi.
[***Ho scelto due versioni diverse invece di tradurre dall’italiano all’inglese,
perché i due siti offrono informazioni diverse e interessanti.Provate voi a
tradurre questa volta—e divertitivi!]
[***I chose two different versions rather than translate from Italian into
English, because the two sites offer different and interesting facts. You try
to translate this time—and have fun!]
The Quirinal Palace (taken from https://en.wikipedia.org/wiki/Quirinal_Palace)
(known in Italian as the Palazzo del Quirinale or simply Quirinale) is a
historic building in Rome, Italy, one of the three current official residences of
the President of the Italian Republic, together with Villa Rosebery in Naples
and Tenuta di Castelporziano in Rome. It is located on the Quirinal Hill, the
highest of the seven hills of Rome. It has housed thirty Popes, four Kings of
Italy and twelve presidents of the Italian Republic. The palace extends for an
area of 110,500 square meters and is the ninth-largest palace in the world in
terms of area. By way of comparison, the White House in the United States of
America is one-twentieth of its size.
The current site of the palace has been in use since Roman times, as
excavations in the gardens testify. On this hill, the Romans built temples to
several deities, from Flora to Quirinus, after whom the hill was named. During
the reign of Constantine the last complex of Roman baths was built here, as
the statues of the twins Castor and Pollux taming the horses decorating the
fountain in the square testify. The Quirinal, being the highest hill in Rome,
was very sought after and became a popular spot for the Roman patricians,
who built their luxurious villas. An example of those are the remains of a villa
in the Quirinal gardens, where a mosaic, part of the old floor has been found.
The palace, located on the Via del Quirinale and facing onto the Piazza del
Quirinale, was built in 1583 by Pope Gregory XIII as a papal summer
residence. The pope, who wanted to find a location which was far away from
the humidity and stench coming from the river Tiber and the unhealthy
conditions of the Lateran Palace, chose the Quirinal hill as it was one of the
most suitable places in Rome. On the site, there was already a small villa
owned by the Carafa family and rented to Luigi d'Este. The pope
commissioned the architect Ottaviano Mascherino to build a palace with
porticoed parallel wings and an internal court. The project was not fully
completed due to the death of the pope in 1585 but it is still recognizable in
the north part of the court, especially in the double loggia facade, topped by
the panoramic Torre dei venti (tower of the winds) or Torrino. To the latter, a
bell tower was added according to a project by Carlo Maderno and Francesco
Borromini. Pope Paul V commissioned the completion of the work on the main
building of the palace.
The Palace was also used as the location for papal conclaves in 1823, 1829,
1831, and 1846. It served as a papal residence and housed the central offices
responsible for the civil government of the Papal States until 1870. In
September 1870, what was left of the Papal States was overthrown. About
five months later, in 1871, Rome became the capital of the new Kingdom of
Italy. The palace became the official royal residence of the Kings of Italy,
though some monarchs, notably King Victor Emmanuel III (reigned 1900–1946)
actually lived in a private residence elsewhere (Villa Savoia), the Quirinale
being used simply as an office and for state functions. The monarchy was
abolished in 1946 and the Palace became the official residence and workplace
for the Presidents of the Italian Republic. Still, some declined the Colle
residence and kept their usual Roman residence: for example, Sandro Pertini
preferred his old flat near the Trevi Fountain. The façade was designed by
Domenico Fontana. Its Great Chapel was designed by Carlo Maderno. It
contains frescos by Guido Reni, but the most famous fresco is the Blessing
Christ by Melozzo da Forlì, placed over the stairs. Its grounds include a
famous set of gardens laid out in the 17th century.
Saturday, December 2, 2017
|
|
|
FREGARSENE
Abbiamo visto che la parola fregare può significare strofinare, truffare, rubare,
o interessare—vi prego di riferirvi alla voce del 23 gennaio 2016. C’è però la
particella pronominale “fregarsene”; cosa significa?
Prima di tutto, teniamo in mente che non è un’espressione completamente
perbene, anche se ormai si sente dappertutto. Il significato di questo modo di
dire colloquiale, un po’ volgare è: di non interessarsi di qualcosa o qualcuno.
Si usa per tutte le persone e in tutti i tempi e i modi verbali; per esempio:
Marco e Giorgio se ne sono fregati dei commenti del loro compagno di classe.
Che vuoi che me ne freghi dell’opinione di Assunta, è completamente
ignorante.
. . . . . . . . . . . . . . . .
We saw that the word “fregare” can mean to rub, to cheat or swindle, to
steal, or to matter—kindly view the entry dated January 23, 2016. But what
does the pronominal verb “fregarsene” mean?
First of all, we must remember that this is not a completely proper
expression, even if today, it is heard everywhere. The meaning of this
colloquial and slightly vulgar expression is: to not be interested in someone
or something. It is used in all persons and in all tenses and modes of the
verbs; for example:
Mark and George don’t give a damn [or worse] about the comments of their
classmates.
Why should I care about Assunta’s opinion, she’s completely ignorant!
Saturday, November 25, 2017
|
|
|
CRANBERRY SAUCE:
Even if Thanksgiving Day isn’t celebrated in Italy, we can find something or
someone to be grateful for, thus I wish you a Happy Thanksgiving!
Meanwhile, just for fun, let’s look at a recipe for something that is typically
American and served at Thanksgiving, despite the fact that you would be
hard pressed to find some of these ingredients in Italy. I took this recipe for
cranberry sauce from http://www.simplyrecipes.com/recipes/cranberry_sauce;
but the translation is mine.
INGREDIENTS:
1 cup (200 g) sugar
1 cup (250 mL) water
4 cups (1 12-oz package) fresh or frozen cranberries
Optional: Pecans, orange zest, raisins, currants, blueberries, cinnamon,
nutmeg, allspice.
METHOD:
1 Rinse cranberries: Place the cranberries in a colander and rinse them. Pick
out and discard any damaged or bruised cranberries.
2 Boil water with sugar: Put the water and sugar in a medium saucepan on
high heat and bring to a boil. Stir to dissolve the sugar.
3 Add cranberries, cook until they burst: Add the cranberries to the pot and
return to a boil. Lower the heat and simmer for 10 minutes or until most of
the cranberries have burst.
4 Stir in mix-ins if using: Once the cranberries have burst you can leave the
cranberry sauce as is, or dress it up with other ingredients. We like to mix in
a half a cup of chopped pecans with a few strips of orange zest. Some people
like adding raisins or currants, or even blueberries for added sweetness. You
can also add holiday spices such as cinnamon, nutmeg, or allspice. If adding
spices, start with a pinch of each and add more to your taste.
5 Let cool: Remove the pot from heat. Let cool completely at room
temperature, then transfer to a bowl to chill in the refrigerator. Note that the
cranberry sauce will continue to thicken as it cools.
Anche se il Giorno del ringraziamento non si celebra in Italia, possiamo
trovare qualcosa o qualcuno di cui essere grati, perciò vi auguro un Felice
Giorno di Ringraziamento! Nel frattempo, per divertimento, guardiamo una
ricetta per qualcosa tipicamente americana che è servita a Thanksgiving—il
Giorno di Ringraziamento, nonostante che sarebbe molto difficile trovare
alcuni di questi ingredienti in Italia. La ricetta viene da:
http://www.simplyrecipes.com/recipes/cranberry_sauce; ma la traduzione è
la mia.
INGREDIENTI:
200 grammi di zucchero
250 ml d’acqua
800 grammi di mirtilli rossi (freschi o congelati)
Facoltativo: noce pecan, scorza d’arancia, uvetta, uva sultanina, mirtilli,
cannella, noce moscata, pepe della Giamaica.
METODO:
- Sciacquare i mirtilli rossi: mettere i mirtilli rossi in un colino e
sciacquarli. Scartare mirtilli danneggiati o guasti.
- Bollire l’acqua con lo zucchero: mettere l’acqua e lo zucchero in una
pentola e a pieno fuoco portare alla bollitura. Mescolare sino che sia
sciolto lo zucchero.
- Aggiungere i mirtilli rossi, cuocere fino a scoppiare: aggiungere i
mirtilli rossi alla pentola e fate bollire di nuovo. Abbassare la fiamma e
cuocere a fuoco lento per 10 minuti o fino a quando la maggior parte dei
mirtilli siano scoppiati.
- Aggiungere gli ingredienti facoltativi: quando i mirtilli rossi sono
scoppiati, si può lasciare la salsa com’è o aggiungere altri ingredienti.
Ci piace aggiungere 100 grammi di noci pecan tritate e alcune strisce
di scorza d’arancia. Ad altri piace aggiungere uvetta o uva sultanina, o
anche mirtilli per dolcezza. Potete anche aggiungere spezie come
cannella, noce moscata, o pepe della Giamaica. Aggiungere un pizzico
alla volta, a gusto proprio.
- Lasciare raffreddare: togliere dalla pentola. Lasciare raffreddare
completamente a temperatura ambientale, e poi trasferire in una ciotola
in frigorifero. NB che la salsa di mirtilli rossi si addenserà.
Saturday, November 18, 2017
|
|
|
Avete mai provato a cercare la traduzione in italiano del sostantivo “taste”
o del verbo “to taste”? Forse sarete sorpresi dalle possibilità. Abbiamo già
dato un’occhiata ai sostantivi; oggi tocca alle forme composte:
1. Marco ha dei gusti esigenti; veste solo abiti fatti a mano.
2. Oggigiorno, ogni volta che apriamo il giornale, leggiamo commenti fatti in
modo insensibile.
3. Quando non si sa come descrivere un piatto, si dice che sa di (ha il
sapore di) pollo.
4. Il re nella favola aveva paura, perciò ha assunto un assaggiatore per
provare il suo cibo prima di mangiarlo se stesso.
5. I commenti di Donaldo hanno lasciato l’amaro in bocca a tutti.
6. Per alcuni miei amici, il sushi è un gusto acquisito.
7. Irene continua ad avere cattivo gusto nel vestire, non importa quanti
soldi spenda; Carolina invece ha buonissimo gusto, forse dovrebbe aiutarla.
Have you ever tried to look up the translation into Italian for the noun
“taste” or the verb “to taste”? You may be surprised to see all the
possibilities. We have already taken a look at nouns; today it’s the turn of
compound forms:
1. Mark has discriminating taste; he only wears handmade suits.
2. These days, every time we open a newspaper, we read comments made in
very bad taste.
3. When we don’t know how to describe a dish, we say it tastes like chicken.
4. The king in the fairy tale was afraid; therefore he hired a taste tester to
taste his food before he ate it himself.
5. Donald’s comments left a bad taste in everyone’s mouth.
6. For some of my friends sushi is an acquired taste.
7. Irene continues to have bad taste in clothes no matter how much money
she spends; Carolyn, on the other hand, has excellent taste, perhaps she
should help her.
Saturday, November 11, 2017
|
|
|
(tratto dal sito: http://www.senato.it.)
Il terreno sul quale venne edificato palazzo Madama fu ceduto nel 1478 dai
monaci dell'Abbazia imperiale di Farfa alla Francia, che cercava un luogo ove
ospitare i pellegrini francesi a Roma.
I primi importanti lavori di trasformazione del palazzo furono realizzati
quando esso entrò in possesso della famiglia Medici. Il palazzo, infatti,
venne restaurato su progetto di Giuliano di Sangallo e vi fu trasferito quello
che era rimasto della biblioteca di Giovanni de' Medici - figlio di Lorenzo il
Magnifico e futuro Papa Leone X - dopo la cacciata degli stessi Medici da
Firenze.
Alla morte di Leone X, nel 1521, palazzo Madama venne assegnato a suo
cugino Giulio de' Medici, che vi aveva lungamente abitato prima di salire al
soglio pontificio come Clemente VII. Nel 1534 l'edificio fu ereditato da
Alessandro de' Medici. Quando questi morì, nel 1537, venne assegnato in
usufrutto alla moglie Margherita d'Austria, detta la "Madama" (da cui il
palazzo prende il nome), figlia naturale di Carlo V e duchessa di Parma e
Piacenza, che vi pose la sua residenza. Il palazzo rimase ai Medici ed ai
Granduchi di Toscana fino al XVIII secolo.
Nel Seicento vennero effettuati notevoli lavori di ristrutturazione: una
facciata barocca, progettata da Paolo Marucelli e ultimata nel 1642, prese il
posto del precedente frontone asimmetrico e l'interno, sotto la direzione di
Romano Monanni, si arricchì di soffitti decorati e di fregi.
I Medici, però, non si servirono più del palazzo finché, nel 1725, non andò
ad abitarvi Violante di Baviera, cognata di Gian Gastone de' Medici, ultimo
rappresentante della famiglia. Palazzo Madama visse allora un ultimo
periodo di splendore, fu teatro di balli e feste e sede dell'Arcadia e
dell'Accademia dei Quirini.
Nel 1737, alla morte del Granduca Gian Gastone, il Granducato di Toscana
passò dai Medici ai Lorena, e con esso anche palazzo Madama. Quest'ultimo,
nel 1755 fu acquistato da Papa Benedetto XIV e divenne palazzo pubblico
dello Stato Pontificio. Il palazzo fu interessato da importanti interventi di
ristrutturazione: fu aperto un secondo cortile dove oggi c'è l'Aula e fu
sistemata la piazza antistante la facciata, affidata a Luigi Hostini.
Negli anni successivi vi furono installati, fra l'altro, gli uffici del tribunale e
la sede della polizia. Da tale ultima destinazione del palazzo trae origine il
termine dialettale "La madama", talvolta usato a Roma ancora oggi per
definire le forze dell'ordine.
Palazzo Madama ospitò l'ufficio centrale della Repubblica franco-romana nel
1798-99.
Pio IX lo destinò a sede del ministero delle finanze e del debito pubblico e
sembra che sulla loggia esterna del palazzo a piazza Madama venissero
estratti - a partire dal 1850 - i numeri del lotto (l'estrazione fino ad allora
era avvenuta a palazzo Montecitorio). Dal 1851 l'edificio ospitò anche gli
uffici delle poste pontificie.
Nel febbraio del 1871 palazzo Madama venne scelto come sede del Senato
del Regno. Questo evento rese necessari ampi lavori di adattamento: nello
spazio del cortile delle poste pontificie, su progetto dell'ingegner Luigi
Gabet, fu realizzata l'Aula dove il Senato del Regno si riunì per la prima
volta il 28 novembre 1871.
Attualmente a palazzo Madama hanno sede l'Aula, alcuni Gruppi
parlamentari, gli uffici della Presidenza e del Segretariato generale, nonché
alcuni servizi ed uffici più direttamente connessi con l'attività parlamentare.
Prima di fare ingresso a Palazzo Madama, è d'obbligo soffermarsi sulla
facciata realizzata da Paolo Marucelli, che mostra tre imponenti piani,
ognuno con nove finestre, limitati alle estremità da un bugnato angolare. Il
maestoso portale centrale che conduce nel Cortile d'onore, ornato da
colonne con capitelli ionici, è sormontato da un architrave e da un balcone
con finestra a timpano spezzato, mentre le altre otto sono a timpano
curvilineo con conchiglia e volti di donna. Al secondo piano vi sono finestre a
timpano triangolare contenenti un giglio, mentre l'ultimo piano è
caratterizzato da finestre quadrate incorniciate con mascheroni, unite da un
fregio con leoni tra putti e panoplie.
[***Ho scelto due versioni diverse invece di tradurre dall’italiano all’inglese,
perché i due siti offrono informazioni diverse e interessanti. Provate voi a
tradurre questa volta—e divertitivi!]
Palazzo Madama: (copied from https://en.wikipedia.org/wiki/Palazzo_
Madama) is the seat of the Senate of the Italian Republic. It was built atop
the ruins of the ancient baths of Nero, next to Piazza Navona. The terrain
had been acquired in the Middle Ages by the monks of the Abbey of Farfa,
who later ceded it to France.
The new building was begun at the end of the 15th century and completed
in 1505, for the Medici family. It housed two Medici cardinals and cousins,
Giovanni and Giulio, who both later became popes as Leo X and Clement VII,
respectively. Catherine de' Medici, Clement VII's niece, also lived here before
she was married to Henry, son of King Francis I of France in 1533. Cardinal
Francesco Maria Del Monte, patron of the artist Caravaggio, lived there until
his death in 1627.
The palace takes its name from Madama Margherita of Austria, illegitimate
daughter of Emperor Charles V, who married another illegitimate son,
Alessandro de' Medici and, after his death, Ottavio Farnese. Thus part of the
art collection of the Florentine Medici family was inherited by the Farnese
family.
The current façade was built in the mid-1650s by both Cigoli and Paolo
Maruccelli. The latter added the ornate cornice and whimsical decorative
urns on the roof.
After the extinction of the Medici in 1743, the palace was handed over to
the House of Lorraine and, later, to Pope Benedict XIV, who made it the
seat of the Papal Government. In 1849, Pius IX moved here the Ministries of
Finances and of the Public Debt, as well as the Papal Post Offices. In 1871,
after the conquest of Rome by the newly formed Kingdom of Italy, the
palazzo became the seat of the Senato del Regno.
[***I chose two different versions rather than translate from Italian into
English, because the two sites offer different and interesting facts. You try
to translate this time—and have fun!]
Saturday, November 4, 2017
|
|
|
Il giorno dei morti in Italia: 2 novembre
In Italia, la commemorazione dei defunti è una ricorrenza molto sentita.
Segue la festa di Ognissanti, ed è un giorno di raccolta e di preghiera.
Durante il giorno, è consuetudine fare visita ai cimiteri locali e portare fiori
alle tombe. Negli Stati Uniti pensiamo che Halloween sia esclusivamente
americano, ma in Abruzzo, era diffusa l’usanza di decorare le zucche,
scavandole, intagliandole e poi illuminandocele con una candelina accesa
posta all’interno. In oltre in Abruzzo i giovani la sera della vigilia (in altre
parole il 1° novembre, la festa di Ognissanti) bussavano alle porte dei loro
compaesani chiedendo offerte per i defunti, di solito frutta fresca o secca,
o dolci, e cantavano canzoni. Dopo cena il tavolo era apparecchiato di nuovo
per provvedere ai morti che tornavano a far visita ai vivi.
The day of the dead in Italy: November 2nd.
In Italy, remembering the dead is a strongly felt occurrence. It follows All
Saint’s Day, and it is a day of thought and prayer. During the day it is
customary to go to the local cemetery and bring flowers to the graves. In
the United States we believe that Halloween is exclusively American,
however in Abruzzo, it was customary to decorate pumpkins, by emptying,
carving and illuminating them with a lit candle placed on the inside. In
addition, in Abruzzo, young people the eve of the day of the dead
(November 1st) knocked on the doors of their townsfolk asking for offerings
for the dead, usually fresh or dried fruit, or sweets; and they sang songs.
After dinner, the table would be reset to tend to the deceased who returned
to visit the living.
Saturday, October 28, 2017
|
|
|
Che cosa sono i verbi incoativi?
Secondo la grammatica Treccani sono: “I verbi della III coniugazione che
presentano l’inserimento dell’➔interfisso -isc- tra la ➔radice e la➔desinenza.
Quest’ampliamento avviene solo in alcune voci. Si tratta di un fenomeno
caratteristico solo della terza coniugazione; ed è presente nella
maggioranza dei suoi verbi.
• Nella 1a e 2a persona singolare e nella 3a persona singolare e plurale
dell’indicativo presente
fin-isc-o, cap-isc-i, prefer-isc-e, contribu-isc-ono
• Nella 1a e 2a persona singolare e nella 3a persona singolare e plurale del
congiuntivo presente
defin-isc-a, favor-isc-a, obbed-isc-a, sment-isc-ano
• Nella 2a persona singolare e 3a persona singolare e plurale dell’imperativo
inser-isc-i!, guar-isc-a!, reag-isc-ano!”
Se cerchiamo il significato del termine incoativo, scopriamo di nuovo in
Treccani, che è un aggettivo “che esprime l’inizio di un’azione o di un modo di
essere; usato soltanto nella terminologia grammaticale; come per esempio il
latino senescĕre «cominciare a invecchiare», vesperascĕre «farsi sera».”
Nonostante la base latina che aveva una funzione specifica, cioè di indicare
l’inizio di un’azione, in italiano l’interfisso –isc non ha nessun valore
semantico, in fatti non c’è nessuna differenza di significato tra annero e
annerisco.
What are inchoative verbs?
According to the Treccani grammar, they are: “Verbs of the 3rd conjugation
which require the insertion of the interface –isc between the root and the
ending. This extension occurs only in certain entries. This phenomenon is
found only is the verbs of the third conjugation and appears in the majority of
them.
· The 1st and 2nd person singular and the 3rd person singular and plural of
the presentindicative
fin-isc-o, cap-isc-i, prefer-isc-e, contribu-isc-ono
· The 1st and 2nd person singular and the 3rd person singular and plural of
the present subjunctive
defin-isc-a, favor-isc-a, obbed-isc-a, sment-isc-ano
· The 2nd person singular and the 3rd person singular and plural of the
imperative
inser-isc-i!, guar-isc-a!, reag-isc-ano!”
If we search for the meaning of the term inchoative, we discover, again in
Treccani, that it is an adjective “that expresses the beginning of an action or of a
state of being; it is used solely in grammar terminology; to express in Latin
senescĕre «begin to age>>, vesperascĕre «become evening>>.
Notwithstanding its Latin base that had a specific function, that is to indicate the
onset of an action, in Italian the interface –isc has no semantic value, in fact there
is no real difference in meaning between annero and annerisco (to blacken).
Saturday, October 21, 2017
|
|
|
TASTE-verbs
Avete mai provato a cercare la traduzione in italiano del sostantivo “taste”
o del verbo “to taste”? Forse sarete sorpresi dalle possibilità. Abbiamo già
guardato i sostantivi; oggi tocca ai verbi:
1. Teresa, vuoi assaggiare questa pesca, l’ho appena raccolta, è dolcissima?
2. Margherita ha cambiato la ricetta della nonna, adesso avverto un po’ di
noce moscata.
3. Mio padre ha un palato straordinario; sente sempre tutte le sfumature
nel vino.
4. Il mese scorso i miei amici hanno celebrato il loro anniversario di
matrimonio, abbiamo degustato cinque vini diversi.
5. Ti è sempre piaciuta la vita bella. *
Have you ever tried to look up the translation into Italian for the noun
“taste” or the verb “to taste”? You may be surprised at all the possibilities.
We have already taken a look at nouns; today it’s the turn of verbs:
1. Teresa, would you like to taste this peach; I just picked it, it’s very
sweet?
2. Margaret changed her grandmother’s recipe, now I taste a little bit of
nutmeg.
3. My father has an extraordinary palate; he always tastes all the nuances
in wine.
4. Last month my friends celebrated their wedding anniversary, we tasted
five different wines.
5. You have always had a taste for the good life. *
N.B.: in questo caso il verbo piacere è tradotto da un sostativo//in this
case, the verb “piacere” (to like) is translated with a noun “a taste”.
Saturday, October 14, 2017
|
|
|
Palazzo Montecitorio: Camera dei Deputati.
In Piazza di Montecitorio troviamo la sede della Camera di Deputati
della Repubblica Italiana, il Palazzo Montecitorio.(articoloPubblicato in:
arte monumenti musei.)
Nella prima metà del 1600 Innocenzo X commissionò a Gian Lorenzo
Bernini (Napoli, 7 dicembre 1598-Roma, 28 novembre 1680) la
realizzazione di una residenza per la famiglia Ludovisi. Il Bernini, con la
sua grande maestria nell’interpretare lo stile barocco, realizzò un edificio
con la facciata lievemente curva, ed elementi in pietra dai quali spuntano
foglie e rametti spezzati, quasi a voler riprodurre un edificio costruito nella
viva roccia. I lavori furono interrotti alla morte del papa nel 1655, a causa
delle difficoltà economiche dei Ludovisi e vennero ripresi da Innocenzo XII
circa trent’anni dopo. In seguito alla morte del Bernini, il
progetto passò a Carlo Fontana (Rancate, 22 aprile 1638-Roma, 5
febbraio 1714) che ne modificò il progetto originale, conservando la
caratteristica facciata convessa e aggiungendovi il campanile a vela.
Con l’Unità d’Italia, Palazzo Montecitorio fu espropriato dallo Stato
italiano e destinato ad ospitare la Camera dei deputati, naturalmente
vennero effettuate delle modifiche e fu costruita l’aula dell’Assemblea,
una sala semicircolare a gradinate su un’intelaiatura di ferro interamente
ricoperta di legno (1871); ma si dimostrò inadatta sia per l’acustica che
per il freddo d’inverno ed il caldo d’estate, infine a causa di infiltrazioni
d’acqua venne definitivamente chiusa nel 1900; la sede nuova e definitiva
fu inaugurata a Palazzo Montecitorio nel 1918.
Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato, 15 marzo 1859-La Loggia, 3
settembre 1933, scultore e politico italiano, importante esponente del
simbolismo italiano, fu senatore del Regno d’Italia nella XXVI legislatura)
e Domenico Trentacoste (Palermo, 20 settembre1859-Firenze,18 marzo
1933) , sono autori dei gruppi marmorei e della facciata posteriore; Giulio
Aristide Sartorio (Roma,11 febbraio 1860-Roma, 3 ottobre 1932) è invece
l’autore del fregio pittorico dedicato alla storia del popolo italiano che
circonda la parte alta dell’aula. Lungo uno scalone monumentale, si arriva
al corridoio dei busti, dove sono esposti una trentina di busti in bronzo e
marmo di famosi deputati.
Il salone “della Lupa” è l’ambiente più grande dell’ala berniniana, che
deve il suo nome alla presenza di una scultura in bronzo della lupa
capitolina. Qui fu proclamato il risultato del referendum istituzionale del 2
giugno 1946 e vi si svolgono ancora oggi le riunioni importanti.
A sinistra del salone vi è la Biblioteca del Presidente; sul lato
destro è la Sala Aldo Moro a lui intitolata il 13 maggio del 2008, in
ricorrenza del trentesimo anniversario della scomparsa del politico. Nel
Palazzo sono conservate opere di grande valore, oltre mille dipinti e
sculture che risalgono al XVI e XX secolo, molteplici incisioni e stampe di
varie epoche, reperti archeologici e beni artistici, quali: orologi, mobili
d’epoca, arazzi e busti.
[***Ho scelto due versioni diverse invece di tradurre dall’italiano all’inglese,
perché i due siti offrono informazioni diverse e interessanti. Provate voi a
tradurre questa volta—e divertitivi!]
The Palazzo Montecitorio (copied from
https://en.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Montecitorio) is a palace in Rome
and the seat of the Italian Chamber of Deputies. The palace's name
derives from the slight hill on which it is built, which was claimed to be
the Mons Citatorius, the hill created in the process of clearing the
Campus Martius in Roman times.
The building was originally designed by Gian Lorenzo Bernini for the young
Cardinal Ludovico Ludovisi, nephew of Pope Gregory XV. However, with the
death of Gregory XV by 1623, work stopped, and was not restarted until
the papacy of Pope Innocent XII (Antonio Pignatelli), when it was
completed by the architect Carlo Fontana, who modified Bernini's plan with
the addition of a bell gable above the main entrance. The building was
designated for public and social functions only, due to Innocent XII's firm
antinepotism policies which were in contrast to his predecessors.
In 1696 the Curia apostolica (papal law courts) was installed there. Later
it was home to the Governatorato di Roma (the city administration during
the papal period) and the police headquarters. The excavated obelisk of
the Solarium Augusti, now known as the Obelisk of Montecitorio, was
installed in front of the palace by Pius VI in 1789.
With the Unification of Italy in 1861 and the transfer of the capital to
Rome in 1870, Montecitorio was seized by the Italian government and
chosen as the seat of the Chamber of Deputies, after consideration of
various possibilities. The former internal courtyard was roofed over and
converted into a semi-circular assembly room by Paolo Comotto. The
Chamber was inaugurated on 21 November 1871.
But the building proved wholly inadequate: the acoustics were terrible, it
was very cold in winter and very hot in summer. As a result of extensive
damage from water seepage, the palace was condemned in 1900. An
attempt to build a new palace for the Chamber of Deputies on the Via
Nazionale failed, and a provisional meeting hall was built on the Via della
Missione. Only in 1918 was the Chamber definitively returned to the
Palazzo Montecitorio.
The return of the Chamber of Deputies to the palace followed extensive
renovations, which left only the facade intact. The architect, Ernesto Basile,
was an exponent of Art nouveau, known in Italy as the "Liberty" style. He
reduced the courtyard, demolished the wings and rear of the palace,
constructing a new structure dominated by four red-brick and travertine
towers at the corners. Basile also added the so-called Transatlantico, the
long and impressive salon which surrounds the debating chamber and now
acts as the informal centre of Italian politics.
The debating chamber is characterized by numerous decorations in the Art
Nouveau style: the impressive canopy of coloured glass (the work of
Giovanni Beltrami), the pictorial frieze entitled The Italian People (by
Giulio Aristide Sartorio) which surrounds the chamber, the bronze figures
flanking the presidential and government benches, and the panels
depicting The Glory of the Savoy Dynasty by Davide Calandra.
[***I chose two different versions rather than translate from Italian into
English, because the two sites offer different and interesting facts. You
try to translate this time—and have fun!]
Saturday, October 7, 2017
|
|
|
SNOW WHITE AND THE SEVEN DWARVES: their Italian names differ
from the English. Below there is a precise translation followed by the
basis for the Italian version. What fun!
I nomi dei SETTE NANI DI BIANCANEVE in italiano sono diversi da
quelli inglesi. Per primo, il significato preciso è:
1.Bashful=timido
2.Doc=dottore
3.Dopey=sciocco, stupido, tonto, assonnato
4.Grumpy=scontroso, irritabile
5.Happy=felice, contento
6.Sleepy=addormentato, assonnato
7.Sneezy=uno che starnutisce
Da dove derivano i nomi italiani?
1.Bashful= Mammolo: è un vino rosso dalla zona del Chianti, per
questa ragione è stato dato il nome al nano timido perché arrossisce;
2.Doc= Dotto: da dottore, una persona di grande cultura;
3.Dopey= Cucciolo: persona giovane e inesperta o un cane nato da
poco;
4.Grumpy= Brontolo: anche brontolone: chi ha il vizio di protestare o
recriminare di continuo;
5.Happy= Gongolo: dal verbo gongolare: essere pieno di una viva
soddisfazione e darne visibilmente segno: gongolare di gioia;
6.Sleepy= Pisolo: breve dormita; sonno leggero e breve (è più comune la
forma del diminutivo: pisolino);
7.Sneezy=Eolo: è il mitico re dei venti.
Saturday, September 22, 2017
|
|
|
LE DITA DEL PIEDE
Nella terminologia anatomica internazionale, grazie al latino, i nomi
delle dita del piede sono:
Digitus primus o Hallux [I]
Digitus secundus [II]
Digitus tertius [III]
Digitus quartus [IV]
Digitus quintus o minimus [V]
Mentre, come vediamo nel disegno, nel linguaggio comune sono:
Alluce o pollicione
Illice o Melluce o, più comunemente, secondo dito del piede
Trillice o Trilluce o, più comunemente, terzo dito del piede
Pondolo o Pondulo o Anulo o, più comunemente, quarto dito del piede
Minolo o Mellino o Mignolino del piede o, più comunemente, quinto
dito del piede.
NAMES OF THE TOES:
The first toe / hallux / big toe / great toe
The second toe / long toe / pointer toe
The third toe / middle toe
The fourth toe / ring toe
The fifth toe / baby toe / little toe / pinky toe / small toe / tiny toe
Whereas, the international anatomic terminology is from the Latin
(see above).
Saturday, September 22, 2017
|
|
|
La filastrocca della mano è usata per insegnare ai bambini i nomi delle
dita della mano:
Pollice è il più bello,
Indice è monello,
Medio è lungo lungo,
L’anulare fa da fungo al
Mignolino, che di tutti è il più piccino.
THE FINGERS OF THE HAND:
In Italy, a nursery rhyme is used to help children learn the names of
the fingers. It is loosely translated as follows (please remember that it
is impossible to translate rhyme and meaning from one language to
another):
Thumb is the most beautiful,
Index is a rascal,
Middle is very long,
The ring finger acts as a mushroom cap to the Pinky, which is the
smallest of them all.
Saturday, September 16, 2017
|
|
|
TASTE-nouns
Avete mai provato a cercare la traduzione in italiano del sostantivo
“taste” o del verbo “to taste”? Forse sarete sorpresi dalle possibilità.
Le prossime voci esploreranno gli usi. Incominciamo con i sostantivi:
1. Dopo che il naso del pugile è stato rotto durante un incontro di
boxe,
lui ha perso il senso del gusto.
2. Il sapore è buono, ma è un po’ troppo salato.
3. Gianni, vorresti un assaggio di questa torta, è una nuova ricetta?
4. Ai miei amici piace molto la degustazione dei vini a Napa.
Have you ever tried to look up the translation into Italian for the noun
“taste” or the verb “to taste”? You may be surprised to see all the
possibilities. The following entries explore these uses. Let’s begin
with the nouns:
1. After the boxer had his nose badly broken in a fight, he lost all
sense of taste.
2. The taste is good, but a little too salty.
3. John, would you like a taste of this cake, it’s a new recipe?
4. My friends like to go wine tasting in Napa.
Saturday, September 9, 2017
|
|
|
LE SEDI DEL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA:
Quando leggiamo un giornale italiano, le sedi del governo a Roma
sono spesso identificate tramite un palazzo. Ripassiamole insieme
oggi, e al futuro visiteremo questi magnifici palazzi uno per volta:
Palazzo Montecitorio: Camera dei deputati.
Palazzo Madama: Senato.
Palazzo del Quirinale (o semplicemente il Quirinale): Residenza del
Presiedente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Palazzo Chigi: Residenza del Primo Ministro, Paolo Gentiloni.
Palazzo della Consulta: sede della Corte Costituzionale.
THE SEATS OF GOVERNMENT OF THE REPUBLIC OF ITALY:
When we read an Italian newspaper, the seats of government in
Rome are often identified by way of a location, in Italy’s case, a
palace. Let’s take a look at them today, and in the future we will
visit these magnificent palaces one at a time:
Palazzo Montecitorio: Chamber of Deputies.
Palazzo Madama: Senate.
Palazzo del Quirinale (o simply The Quirinale): Residence of the
President of the Republic, Sergio Mattarella.
Palazzo Chigi: Residence of the Prime Minister, Paolo Gentiloni.
Palazzo della Consulta: Seat of the Constitutional Court.
Saturday, September 2, 2017
|
|
|
These days, or I should say these weeks seem to reveal a particular
attitude. I’m fascinated by words or expressions that change meaning
between the two languages, even if we tend to think differently.
Last time we explored how the word “conduttore” translates from
Italian into English. Today we will go in reverse order, how does the
word“conductor” translate into Italian?
1. Music director: Arturo Toscanini was a world-famous conductor.
2. Bus conductor: The fare collector/bus driver always says hello to
me.
3. Train conductor: The ticket collector always has a smile for
everyone.
4. A leader: The organization appointed him the new conductor of the
mission.
Questi giorni, o dovrei dire queste settimane sembrano proprio di
presentare un andamento particolare. Sono affascinata dalle parole o
espressioni che variano di significato tra le due lingue, anche se
abbiamo la tendenza di pensare altrimenti.
La volta scorsa abbiamo esplorato come si traduce la parola
“conduttore” dall’italiano all’inglese. Oggi cambiamo l’ordine, come
si traduce la parola“conductor” in italiano?
1. In musica: Arturo Toscanini era un direttore d’orchestra di fama
mondiale.
2. Su un autobus: Il bigliettaio mi saluta sempre.
3. Su un treno: Il controllore ha sempre un sorriso per tutti.
4. Comandante: L’organizzazione l’ha nominato il nuovo caposquadra
della missione
Saturday, August 26, 2017
|
|
|
Questi giorni, o dovrei dire queste settimane sembrano proprio di
presentare un andamento particolare. Sono affascinata dalle parole o
espressioni che variano di significato tra le due lingue, anche se
abbiamo la tendenza di pensare altrimenti.Prendiamo, per esempio, il
termine “conduttore”.
Questi giorni, o dovrei dire queste settimane sembrano proprio di
presentare un andamento particolare. Sono affascinata dalle parole
o espressioni che variano di significato tra le due lingue, anche se
abbiamo la tendenza di pensare altrimenti.
Prendiamo, per esempio, il termine “conduttore”.
Non è il maestro o il direttore d’orchestra come penserebbe un
anglofono! MA può essere:
1. Chi guida un veicolo, un autista, uno chauffeur: Il conduttore del
treno è molto gentile.
2. Un presentatore alla radio o televisione: La conduttrice del
programma è diventata molto famosa.
3. In fisica, un corpo che conduce energia o suono: Il rame è un
conduttoreeccellente di calore.
4. L’impeto: La dottoressa era il conduttore per il rimodernamento di
quest’ospedale.
5. L’idea centrale: Il filo conduttore tra i due sposi, era un verso di
poesia.
La prossima volta invertiamo, passando dall’inglese all’italiano.
These days, or I should say these weeks seem to reveal a particular
attitude. I’m fascinated by words or expressions that change meaning
between the two languages, even if we tend to think differently.
Let’s take for example, the word “conduttore”.
S/He is not the orchestra conductor as an English speaker would think!
BUT it could mean:
1. A driver, a chauffeur: The ticket collector is very nice.
2. A radio or television host: The anchorwoman of that program has
become very famous.
3. In physics, a conductor of energy or sound: Copper is an excellent
conductor of heat.
4. An impetus: The doctor was the driving force behind the
modernization of this hospital.
5. The nucleus: The connection between the bride and groom was a
line of poetry.
Next time we will reverse the process, going from English to Italian.
Saturday, August 19, 2017
|
|
|
Il Ferragosto durante il Fascismo
Nonostante il Ferragosto inizia nel 18 a.C. sotto l’imperatore
Ottaviano, la tradizione popolare della gita turistica di Ferragosto
nasce durante il ventennio fascista (1922-1943). A partire dalla
seconda metà degli anni venti, durante il periodo ferragostano il
regime organizza, attraverso le associazioni dopolavoristiche,
centinaia di gite popolari, per via dell'istituzione dei "Treni popolari di
Ferragosto", con prezzi fortemente scontati.
L'iniziativa è un modo di unificare e istruire il paese perché offre la
possibilità anche alle classi sociali meno agiate di visitare città
italiane o di raggiungere località marine o montane. L'offerta però è
limitata ai giorni 13, 14 e 15 agosto e ha solo due formule: 1. la "Gita
di un sol giorno", nel raggio di circa 50-100 km, e 2. la "Gita dei tre
giorni" con raggio di circa 100–200 km.
Durante queste gite popolari la maggior parte delle famiglie italiane
ha per la prima volta la possibilità di vedere il mare, la montagna e le
città d'arte. In oltre, poiché le gite non prevedono il vitto, nasce
anche la tradizione del pranzo al sacco—il picnic.
------------------------------------------------------------------------------------
Notwithstanding that the traditional Italian summer holiday known as
Ferragosto began in 18 BCE under the rule of the Emperor Octavian,
the popular tradition of the excursion is born during the period of
Mussolini’s Fascist rule (1922-1943). Beginning with the second half
of the 1920’s, during the period around August 15th, the regime
organized, through its after-work clubs, hundreds of popular trips, by
establishing the program knows as the “Trains of the People for
Ferragosto”, at greatly discounted prices.
This initiative was a way to unify and teach the county because it
offered the possibility, even to the less well-off social classes to visit
Italian cities, the seashore or the mountains. The offer however was
limited to August 13, 14 and 15 and had only two formulas: 1. The
“One-day Excursion” with a radius of c. 50-100 kilometers, and 2. The
“Three-day Excursion” with a radius of c. 100-200 kilometers.
During these excursions the majority of Italian families had the
possibility for the first time to see the sea, the mountains or visit art
cities. Also, since the excursions did not provide food, the tradition
of the bagged lunch or picnic, began.
Saturday, August 12, 2017
|
|
|
CARATTERE-forme composte
Ci sono molte espressioni che hanno traduzioni semplici e parallele e
altre che deviano, rendendo, a volte, la comprensione un po’ difficile.
La lista che segue sarà utile.
There are many expressions that have simple and parallel translations,
while others deviate, at times making comprehension a little difficult.
The table that follows will be useful.
bad character |
cattivo soggetto/cattiva reputazione |
build character |
rafforzare il carattere |
cartoon character |
personaggio dei fumetti o dei cartoni animati |
character actor |
caratterista |
character analysis |
analisi caratteriale |
character assassination |
diffamazione/campagna diffamatoria |
character reference |
referenze |
character string/sequence |
stringa di caratteri |
character study |
studio del carattere |
character trait |
tratto caratteriale |
colorful character |
personaggio/individuo particolare |
good character |
buon carattere |
in character |
fedele al personaggio |
main character |
personaggio principale |
out of character |
inaspettato/insolito |
Saturday, August 5, 2017
|
|
|
CARATTERE O PERSONAGGIO?
Troppo spesso i miei studenti parlano di un “carattere” in un libro
che leggono, e ogni volta li devo correggere, la parola corretta non è
“carattere” ma “personaggio”. Questa settimana esaminiamo la
differenza tra i due.
Un personaggio è un individuo trovato in un romanzo, un film, uno
spettacolo teatrale, ecc.
Per esempio:
1. I personaggi della Commedia dell’arte sono facilmente
riconoscibili.
2. A volte un animale è un personaggio centrale in un romanzo,
pensiamo a Moby Dick.
3. L’Ispettore Salvo Montalbano è il personaggio principale dei libri
gialli di Andrea Camilleri e della serie televisiva.
Se parliamo invece di qualità morale, natura, temperamento,
personalità, usiamo la parola carattere o indole.
Per esempio:
1. Questi giorni ci sono dubbi sul carattere dei rappresentanti
governativi; è molto triste.
2. Tutti credevano che fosse nato per fare il cane poliziotto, ma il
cagnolino non ne ha mai avuta l'indole.
3. Chi la conosce bene dice di lei che ha un carattere duro ma
generoso.
La volta prossima si parlerà delle forme composte della parola
“carattere”.
All too often my students use the Italian term “carattere” to refer to
a character in a book they are reading, and every time I have to
correct them, the proper term is “personaggio”. This week let’s look
at the difference between the two words.
A “personaggio” is an individual found in a novel, a film, a play, etc.
For example:
1. The characters in the Commedia dell’Arte are easily recognizable.
2. At times, an animal is the main character in a novel, think about
Moby Dick.
3. Inspector Salvo Montalbano is the main character in the detective
novels by Andrea Camilleri as well as in the television series.
On the other hand, if we talk about moral qualities, nature,
temperament, personality, we use the word “carattere” or “indole”.
For example:
1. These days there is doubt regarding the moral character of the
members of government; it’s very sad.
2. Everyone believed that he was born to be a police dog, but the
doggy never had the temperament.
3. Those who know her well say that her personality is tough but
generous.
Next time we will talk about the compound forms of the word
“carattere”.
Saturday, July 29, 2017
|
|
|
ATTEND AND ATTENDERE—Seconda parte
When we think of how to express the English verb “to attend” in Italian,
out first reaction is to translate it with “attendere”; after all they
arepractically identical! BUT, we are falling into the all-too-familiar trap
known as false friends.
Quando pensiamo a come esprimere il verbo inglese “to attend” in italiano,
la nostra prima reazione è di tradurlo con il verbo “attendere”; dopo di
tutto i due verbi sono praticamente identici! MA, ci troviamo nella trappola
anche troppo comune dei falsi amici.
Let’s look at how “to attend” translates into Italian:
Guadiamo a come si traduce “to attend” in italiano:
· To be present at: Giorgio hopes to attend Catherine’s birthday
party this year. Partecipare/esserci: Giorgio spera di partecipare
alla festa di Caterina quest’anno.
· To go to regularly: My friends attend a private school far from
home. Frequentare/andare: I miei amici frequentano una scuola
privata lontano di casa.
· To guard: The prime minister was attended by her armed
guards. Scortare: Il primo ministro era accompagnato dalla sua
scorta armata.
· To help: The doctor rushed off to take care of an emergency.
Occuparsi: Il dottore è corso via per occuparsi di un’emergenza.
· To take care of: I’m sorry; I have to attend to a business
matter at my office.
Sbrigare: Mi dispiace, devo sbrigare una faccenda allo studio.
There are also these compound forms:
· Attend a meeting: intervenire a un convegno/ partecipare a
una riunione;
· Attend classes: andare a scuola/andare a lezione/frequentare
le lezioni;
· Attend mass: andare a messa;
· Attend school: andare a scuola
· Attend church services: andare in chiesa
· Attend upon: essere al servizio di.
Saturday, July 22, 2017
|
|
|
ATTENDERE E ATTEND—Prima parte
Quando pensiamo a come esprimere il verbo italiano “attendere” in inglese,
la nostra prima reazione è di tradurlo con il verbo “to attend”; dopo di tutto
sono quasi identici! MA, ci troviamo nella trappola anche troppo comune de
i falsi amici.
When we think of how to say the Italian verb “attendere” in English, out
first reaction is to translate it with “to attend”; after all they are
practically identical! BUT, we are falling into the all-too-familiar trap
known as false friends.
Guadiamo a come si traduce “attendere” in inglese:
Let’s look at how “attendere” translates into English:
· Aspettare: Carla attende pazientemente il suo turno.
To wait: Carla patiently waits her turn.
· Subire: Al procuratore attende un processo impegnativo.
To undergo: The prosecutor has to undergo a difficult trial.
· Aspettarsi: Che cosa possiamo attendere dal presidente nei
e next few days?
Next week we will look at how “attend” translates into Italian. Have a
good week. La settimana prossima vedremo come si traduce “attend” in
italiano. Buona settimana.
Saturday, July 15, 2017
|
|
|
Che differenza c’è tra residenza e domicilio? Parte II
Nel linguaggio di ogni giorno la residenza e il domicilio sono confusi, ma nel linguaggio
giuridico italiano non sono sinonimi, questi termini esprimono due cose molto diverse.
Questa settimana esaminiamo il significato legale di DOMICILIO.Di nuovo, secondo
l’Articolo 43 del Codice Civile, il domicilio è definito come “la sede principale dei suoi
affari e interessi”, sarebbe dove una persona svolge le sue attività lavorative, il suo
ufficio, il suo studio.
Il domicilio può dunque coincidere con la residenza o meno. In quest’ultimo caso,
occorrerà eleggere domicilio in un luogo diverso rispetto a quello di residenza.
L’elezione di domicilio non è una pratica amministrativa, ma una dichiarazione che di
solito si fa per specifici affari.
In everyday parlance, residence and domicile are confused, but in Italian legal language
they aren’t synonymous, these words express two very different things. This week we
will look at the meaning of DOMICILE.
Again according to Article 43 of the Civil Code, domicile is defined as “the main seat of
your business interests”, in other words, where an individual works, his/her office or
studio.
A domicile may or may not be where you reside. If they are separate you have to “elect
domicile” somewhere different from where you reside. This election of domicile isn’t an
administrative procedure, but a declaration that is made for specific business reasons.
Saturday, July 8, 2017
|
|
|
Che differenza c’è tra residenza e domicilio? Parte I
Nel linguaggio di ogni giorno la residenza e il domicilio sono confusi, ma nel linguaggio
giuridico italiano non sono sinonimi, questi termini esprimono due cose molto diverse.
Questa settimana esaminiamo il significato legale di RESIDENZA.
Secondo l’Articolo 43 del Codice Civile, la residenza è definita come “il luogo in cui la
persona ha dimora abituale”, sarebbe dove una persona vive, l’indirizzo della sua
abitazione principale. Secondo la legge anagrafica, Legge n. 1228/1954, ogni cittadino ha
l’obbligo legale di dichiarare la propria residenza presso il Comune in cui vive compilando
un modulo apposta. Questa registrazione formale è seguita da un accertamento da parte
della polizia municipale entro quarantacinque giorni. Se la verifica ha esito negativo, ci
sarà una sanzione amministrativa pecuniaria.
Ovviamente, se una persona si traferisce in un’altra città deve registrare questo trasloco
presso il nuovo Comune.
Perché è importante fissare la propria residenza? La residenza comporta una serie di
oneri, di doveri e di vantaggi tra cui:
· Il voto tramite l’iscrizione alla lista elettorale;
· La scelta del medico di famiglia;
· La ricezione di certificati anagrafici, raccomandate e/o atti giudiziari;
· La competenza dei tribunali e degli uffici giudiziari;
· L’accedere ai servizi demografici del proprio Comune.
In everyday parlance, residence and domicile are confused, but in Italian legal language
they aren’t synonymous, these words express two very different things. This week we
will look at the meaning of RESIDENCE.
According to Article 43 of the Civil Code, residence is defined as “the place in which a
person usually dwells”, in other words where the person lives, their principle home.
According to the vital statistics Law # 1228/1954, every citizen has the legal obligation
to declare or register his/her own residence at City Hall of the Municipality in which s/he
lives by filling out the proper form. This formal registration is followed by verification on
the part of the municipal police within 45 days. If the verification has a negative result,
there are administrative sanctions.
Obviously, if an individual relocates to another city, this move must be registered with
the new Municipality.
Why is it important to establish your residence? Residence carries with it a series of
obligations, duties and advantages, among which:
· The right to vote by addition to electoral lists;
· The right to choose your family doctor;
· Receipt of documents, registered mail and/or subpoenas;
· Authority of the courts and other judiciary offices;
· Access to local demographic services.
Saturday, July 1, 2017
|
|
|
si usa in italiano:
1) Per segnalare l'elisione: la vocale finale di una parola che è
eliminata quando la parola successiva comincia con vocale.
Per esempio:
L’amico di Claudia si chiama Stefano.
L’elefante è un animale magnifico.
Vorrei visitare l’isola di Capri l’anno prossimo.
Quest’anno al Teatro alla Scala di Milano danno l’opera Rigoletto.
L’ultima volta che sona andata in Italia mi sono divertita un mondo.
Susanna è un’infermiera molto paziente.
2) Con i pronomi diretti lo e la.
Per esempio:
L’ho visto ieri al cinema. (lui)
L’hanno comprata l’anno scorso a Fregene. (la casa)
3) In una serie d’imperativi in cui si è persa la vocale finale:
Per esempio:
“Marta, da’ il tuo quaderno alla maestra!” (dal verbo dare)
“Per favore, di’ tutto quello che hai fatto a tua madre!” (dal verbo dire)
“Quante volte te lo devo dire, fa’ il bravo!” (dal verbo fare)
“Ti prego, sta’ zitto, ho un terribile mal di testa.” (dal verbo stare)
“Va’ via, non ne posso più!” (dal verbo andare)
4) Per marcare il troncamento in alcune formule standardizzate:
Per esempio:
un po’ per un poco; va be’ per va bene.
5) Quando manca la prima vocale o la riduzione di un numero.
Per esempio:
zio ‘Ntonio per zio Antonio; Maddalena è nata tre anni fa, cioè nel ’14
per 2014.
6) Con c’è, e c’era.
The apostrophe is used in Italian:
1) When there is an elision: the vowel at the end of a word is
eliminated when the following word begins with a vowel.
For example:
The name of Claudia’s friend is Stefano.
The elephant is a magnificent animal.
I would like to visit the island of Capri next year.
This year at the Scala in Milano, they are staging the opera Rigoletto.
The last time I went to Italy, I had lots of fun.
Susan is a very patient nurse.
2) With the direct object pronouns lo and la.
For example:
I saw him yesterday at the movies.
They bought it last year at Fregene. (the house)
3.) With a series of imperatives where the final vowel is missing.
For example:
“Marta, give your notebook to the teacher!”
“Please, tell your mother everything you did!”
“How many times do I have to say it, behave!”
“I beg you, be quiet, I have a terrible headache!”
“Go away, I can’t take it anymore!”
4) To signal an apocope in several standardized formulas:
For example:
un po’ for a little; va be’ for it’s fine
5) When the first vowel is missing or when a number is reduced.
For example:
zio ‘Ntonio for Uncle Antonio; Maddalena was born three years ago,
that is in ’14, for 2014
Saturday, June 24, 2017
|
|
|
PERCHÉ SI DICE “GLI DÈI” E NON “I DÈI”?
È una situazione strana, “diciamo i deboli, i devoti, i deserti; ma perché allora
gli dèi e non i dèi?” Per una risposta ufficiale mi sono rivolta al Dizionario
Perché si dice? Corriere della Sera (Hoepli Editore).
C’è nella nostra lingua la forma Iddio nata anticamente da il Dio, dove
l’articolo s’è fuso col nome. La parola si scriveva anche con la i minuscola quando
riferita alle divinità pagane: iddio con plurale iddíi e anche iddei. Di queste varie
forme, solo Iddio con la maiuscola è ancora vivo nell’uso comune.
Tutto questo spiega la ragione dell’articolo gli anziché i davanti a dei:
perché anticamente la parola era iddei: dunque gli iddei, come gli ideali, gli
idranti, gli idiomi eccetera. Ma caduto il gruppo iniziale id, l’articolo gli ha
pensato bene di rimanere abusivamente al suo posto e non cederlo ad un i che
sarebbe grammaticalmente più corretto. Ennesima dimostrazione che la lingua
non la fanno i grammatici ma l’uso (e a volte il sopruso).
Why do we use the definite article “gli” in front of the noun “dei” instead of the
article “i” the way we were taught in our introductory Italian grammar class? It’s
a strange situation. For the official answer I went to the Dictionary Why We Say?
from the Corriere della Sera (Hoepli Editore).
There exists in our language the form Iddio derived in ancient times from il Dio
(the God), where the article fused with the noun. The word was written even with
a small I when it referenced a pagan divinity: iddio with the plural forms of iddii o
even iddei. Of these various forms, only Iddio with a capital I is still commonly
used.
All this explains the reason for the article gli instead of i in front of dei;
because in ancient times the word was iddei, therefore gli iddei, like any other
masculine plural word that begins with the letter i like gli ideali, gli idranti,
gli idiomi, etc. Even after the loss of the initial letters id, the article gli
decided to remain abusively in its place not ceding its position to an i which
would be grammatically more correct. This is the nth example of the situation
where language is not created by grammarians but by use (and at times overuse).
Saturday, June 17, 2017
|
|
|
|
VERBI PRONOMINALI—“PRONOMINAL VERBS”-Parte 4
Le particelle pronominali confondono sempre, a volte sono difficilissime
da tradurre in inglese, come potrete vedere più giù.
(Gli accenti sono solo per aiutarvi con la pronuncia.)
ITALIANO
1. |
Sbàttersene—Berlusconi non se n’è sbattuta della sua camera Bunga
Bunga. |
2. |
Sbarcàrsela (popolare)—Me la sbarco con pochi soldi. |
3. |
Sbolognàrsela (popolare)—Lo sbolognò fuori di casa come un lebbroso. |
4. |
Sbrigàrsela—Giacomina se l’è sbrigata con solo un’ora di studio, ma ha
superato l’esame. |
5. |
Sentìrsela—Oggi sono stanca, non me la sento di fare niente. |
6. |
Spassàrsela—Noi ce la spassiamo sempre alle feste di Teresa, che
divertimento! |
7. |
Squagliàrsela—Senti caro squagliamocela prima che ci vedano, non
voglio parlare con loro. |
8. |
Stàrsene (qui, là)—Ti prego, stiamocene qui sino che tramonti il sole. |
9. |
Svignàrsela—Cristina e Roberto se la sono svignata con la macchina di
mamma. |
10. |
Trovàrcisi—Quando sono arrivata in ufficio mi ci sono trovata senza i
documenti necessari. |
11. |
Vedércisi—Odio il sangue, non mi ci vedo proprio nel ruolo di medico. |
12. |
Vedérsela—Noi ce la dobbiamo vedere per conto nostro, nessuno ci
aiuterà. |
13. |
Vedersela (brutta)—Ha avuto un incidente automobilistico, se l’è vista
proprio brutta. |
14. |
Volercene—Ce né hanno voluto più di due ore per percorrere un
chilometro di strada. |
Pronominal participles are always confusing, and at times very difficult
to translate into English as you can see below. (The accent marks are
only there to help with pronunciation.)
INGLESE
1. |
Not to give a damn: Berlusconi doesn’t give a damn about his
Bunga Bunga room.
|
2. |
To get by: I get by with little money. |
3. |
To get rid of something: He threw him out of the house like a leper. |
4. |
To get by: Gelsomina got by with only one hour of study time, yet she
passed the exam. |
5. |
To feel like doing something: Today I’m tired; I don’t feel like doing
anything. |
6. |
To have a good time: We had a great time at Teresa’s party, what
fun! |
7. |
To melt/sneak away: Listen my dear, let’s sneak out of here before
they see us, I don’t want to talk to them. |
8. |
To stay here, there: I beg you; let’s stay here until the sun sets. |
9. |
To sneak away: Cristina and Roberto snuck away in their mother’s car. |
10. |
To find oneself: When I arrived at the office, I found myself without
the necessary documents. |
11. |
To see oneself doing something: I can’t stand the sight of blood; I
really don’t see myself in the role of a doctor. |
12. |
To take care of oneself: We have to take care of ourselves; no one is
going to help us. |
13. |
To be in a bad way: He had a bad car accident; he really went through
a bad period. |
14. |
To take: It took more than two hours to travel one kilometer. |
Saturday, June 10, 2017
|
|
|
|
|
|
VERBI PRONOMINALI—“PRONOMINAL VERBS”-Parte 3
Le particelle pronominali confondono sempre, a volte sono difficilissime
da tradurre in inglese, come potrete vedere più giù. (Gli accenti sono solo
per aiutarvi con la pronuncia.)
ITALIANO |
|
|
1. |
Non fàrsela (con qualcuno)—Loro non vanno d’accordo, non se la fanno. |
2. |
Non fàrsene (nulla)—Il nuovo amministratore non se ne fa nulla delle
vecchie regole. |
3. |
Occupàrsene—Non ti preoccupare, ce ne occupiamo noi dei piatti sporchi. |
4. |
Partìrsene—Hanno deciso di partirsene di qua domani. |
5. |
Passàrsela (bene)—Te la sei passata bene al mare quest’anno? |
6. |
Pentìrsene—Dopo aver aperto bocca se n’è pentito a lungo. |
7. |
Prèndersela—Non prendertela male, non volevo offenderti, mi dispiace. |
8. |
Prèndersela (a cuore)—Stefano è troppo sensibile, se la prende (a cuore)
per qualsiasi piccola cosa. |
9. |
Prèndersela (comoda)—Gigi è sempre in ritardo, se la prende comoda. |
10. |
Prèndersela (con qualcuno)—L’impiegato di banca mi ha trattato male e
me la sono presa con lui. |
11. |
Provàrcisi—Lei ho deciso di provarcisi e così è riuscita a scalare la
montagna. |
12. |
Rèndersene (conto)—Finalmente io me ne sono reso conto, Irene è una
vera ingannatrice. |
13. |
Rìdersela—Alla fine è stato Federico a ridersela del suo avversario. |
14. |
Rimanérsene (qui, là)—Sergio se n’è rimasto a casa tutto il giorno, aveva
un’emicrania.
|
15. |
Ritornàrsene—Abbiamo deciso di ritornarcene a casa presto, lo spettacolo
era noioso. |
|
|
|
Pronominal participles are always confusing, and at times very difficult to
translate into English as you can see below. (The accent marks are only
there to help with pronunciation.)
|
|
|
|
|
|
INGLESE |
|
|
1. |
Do not get along with someone: They don’t get along, they just don’t. |
2. |
Do not care about something: The new administrator doesn’t care about
the old rules. |
3. |
To take care of something: Don’t worry; we’ll take care of the dirty dishes. |
4. |
To go away: They decided to go away from here tomorrow. |
5. |
To get by (enjoy): Did you enjoy yourself at the seashore this year? |
6. |
To regret something: After having opened his mouth, he regretted it for a
long time. |
7. |
To take offense: Don’t be upset, I didn’t want to offend you, I’m sorry. |
8. |
To take things to heart: Stefano is too sensitive; he takes even the
smallest thing to heart. |
9. |
To take one's time: Gigi is always late, he takes his time. |
10. |
To get angry with someone: The bank clerk treated me badly and I got
angry with him. |
11. |
To give it a try: I decided to give it a try and I was able to climb the
mountain. |
12. |
To realize: I finally realized it, Irene is a true deceiver. |
13. |
To make fun/laugh (of/at somebody): In the end, it was Federico who
laughed at his opponent. |
14. |
To stay here, there: Sergio stayed (kept himself) at home all day, he had
a migraine. |
15. |
To go back: We decided to go back home early, the show was boring. |
Saturday, June 3, 2017
|
|
|
-Angled eyeliner brush: Pennellino angolato da eyeliner
-Blending brush: Pennello da sfumatura
-Brush:Pennello
-Disposable mascara wand: Applicatore da mascara usa e getta
-Eyelash curler: Piegaciglia
-Fan brush: Pennello a ventaglio
-Fluffy brush: Pennello morbido, soffice
-Lash/eyebrow groomer: Pettinino per ciglia/sopracciglia
-Pencil sharpener: Temperamatite
-Sponge: Spugnetta
-Stippling brush: Pennello da viso (solitamente duo-fibre, con le setole
piatte, che permette di picchiettare il prodotto sulla pelle con dei piccoli
movimenti)
STRUMENTI E PENNELLI:
-Applicatore da mascara usa e getta: Disposable mascara wand
-Pennellino angolato da eyeliner: Angled eyeliner brush
-Pennello: Brush
-Pennello a ventaglio: Fan brush
-Pennello da sfumatura: Blending brush
-Pennello da viso (solitamente duo-fibre, con le setole piatte, che permette
di picchiettare il prodotto sulla pelle con dei piccoli movimenti): Stippling
brush
-Pennello morbido, soffice: Fluffy brush
-Pettinino per ciglia/sopracciglia: Lash/eyebrow groomer
-Piegaciglia: Eyelash curler
-Spugnetta: Sponge
-Temperamatite: Pencil sharpener
Saturday, May 13, 2017
|
|
|
t often happens, I think of a blog topic and it turns into s project which spans
several weeks. I wanted to give you just a few “makeup” words; instead I
found tons of them. For the next few weeks I will divide the vocabulary into
various categories. We will begin with the:
PARTS OF THE FACE:
-Browbone: Osso del sopracciglio
-Cheekbones: Zigomi
-Chin: Mento
-Complexion: Carnagione
-Corner of the eye (inner and outer): Angolo interno/esterno dell’occhio
-Cupid’s bow: Arco di cupido
-Dark circles under the eyes: Occhiaie
-Eyebrows (full,thick, defined, thin): Sopracciglia (piene, spesse, definite,
sottili)
-Eyelashes: Ciglia
-Eyelid crease: Piega dell’occhio
-Eyelid: Palpebra
-Forehead: Fronte
-Hollow of the cheek: Incavo della guancia
-Jaw: Mascella
-Lashline (upper/lower): Attaccatura delle ciglia superiore e inferiore
-Lip (upper/lower): Labbro (superiore/inferiore)
-Tearduct: Condotto lacrimale
-Temples: Tempie
-Under-eye bags: Borse sotto gli occhi
-Undertone (warm or cool or neutral): Sottotono (caldo o freddo o neutro)
-Waterline: Rima interna dell’occhio (dove mettiamo la matita)
-Wrinkles: Rughe
Succede spesso, mi viene un’idea per un post e diventa un progetto di varie
settimane. Volevo darvi un po’ di vocabolario del “trucco” e invece ne ho
trovato moltissimo. Per le prossime settimane dividerò il lessico in varie
categorie. Incominciamo con:
LE PARTI DEL VISO:
-Angolo dell’occhio (interno ed esterno): Corner of the eye (inner and outer)
-Arco di cupido (labbra): Cupid’s bow (lips)
-Borse sotto gli occhi: Bags under the eyes
-Carnagione: Complexion
-Chin: Mento
-Ciglia: Eyelashes
-Ciglia, attaccatura superiore e inferiore: Lashline (upper and lower)
-Condotto lacrimale: Tearduct
-Fronte: Forehead
-Incavo della guancia: Hollow of the cheek
-Labbro (superiore e inferiore): Lip (upper and lower)
-Mascella: Jaw
-Occhiaie: Dark circles under the eyes
-Osso del sopracciglio: Browbone
-Palpebra: Eyelid
-Piega dell’occhio: Eyelid crease
-Rima interna dell’occhio: Waterline
-Rughe: Wrinkles
-Sopracciglia (piene, spesse, definite, sottili): Eyebrows (full, thick, defined,
thin)
-Sottotono (caldo o freddo o neutro): Undertone (warm or cool or neutral)
-Tempie: Temples
-Zigomi: Cheekbones
Saturday, May 6, 2017
|
|
|
Un proverbio italiano dice: “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.” Quado
si usa “tra” e “fra”? C’è una differenza?
Oggigiorno non c’è una differenza, e le preposizionitra e fra hanno
esattamente lo stesso significato. Siccome la loro frequenza d’uso è simile, la
scelta è arbitraria. Però è importante evitare i suoni ripetitivi; per esempio:
· tra fratelli e non fra fratelli
· fra tre anni e non tra tre anni
· il treno fra Trieste e Trento e non il treno tra Trieste e Trento
· tra Firenze e Fiesole e non fra Firenze e Fiesole
Ma se controlliamo il dizionario del Corriere della Sera,troviamo questa
spiegazione molto interessante: “La preposizione fra discende dal latino infra,
propriamente “sotto”, “di sotto”, opposta a supra, “sopra”, “oltre”; ha dunque
subìto un cambio di significato nel passaggio all’italiano. Tra deriva invece da
intra, “in mezzo”, “dentro”. Oggi, si capisce, tra e fra hanno lo stesso
significato.”
An Italian proverb states: “Between saying and doing there is the sea.”
[That’s the literal translation; it means something along the lines of: Easier
said than done. The road to hell is paved with good intentions. Actions speak
louder than words. Etc.] When do we use “tra” and “fra”? Is there a difference?
Nowadays there is no difference, and the prepositions tra and fra have
precisely the same meaning. Since their frequency of usage is similar, the
choice is arbitrary. However, it is important to avoid repetitive sounds, for
example:
· between brothers
· in three years
· the train between Trieste and Trento
· between Florence and Fiesole
If we check the dictionary from Corriere della Sera we find this very
interesting explanation: “The preposition fra comes from the Latin infra,
meaning “under”, “underneath”, as contrasted to supra, “above”, “beyond”; it
has undergone a change of meaning when it passed into Italian. Tra comes
from intra, “in the middle”, “inside”. Today, we know, tra andfra have the
same meaning.”
Saturday, April 29, 2017
|
|
|
........ ........ ........ ........ ........
25 aprile: Anniversario della liberazione d'Italia dal nazifascismo
Invece di riepilogare i fatti storici, vi offro una poesia di Franco Fortini e
tradotta in inglese da Stephan Sartarelli che appare alla chiusura di un lungo
articolo straordinario intitolato UR-FASCISM di Umberto Eco scritto per il The
New York Review of Books del 22 giugno 1995:
Sulla spalletta del ponte
Le teste degli impiccati
Nell’acqua della fonte
La bava degli impiccati.
Sul lastrico del mercato
Le unghie dei fucilati
Sull’erba secca del prato
I denti dei fucilati.
Mordere l’aria mordere i sassi
La nostra carne non è più d’uomini
Mordere l’aria mordere i sassi
Il nostro cuore non è più d’uomini.
Ma noi s’è letto negli occhi dei morti
E sulla terra faremo libertà
Ma l’hanno stretta i pugni dei morti
La giustizia che si farà.
........ ........ ........ ........ ........
April 25th: Anniversary of the Liberation of Italy from Nazism and Fascism
Instead of summarizing the historic facts, I give you a poem written by Franco
Fortini and translated into English by Stephen Sartarelli. It is found at the end
of a long extraordinary article by Umberto Edo entitled UR-FASCISM in the
The New York Review of Books of June 22, 1995:
(On the bridge’s parapet
The heads of the hanged
In the flowing rivulet
The spittle of the hanged.
On the cobbles in the market- places
The fingernails of those lined up and shot
On the dry grass in the open spaces
The broken teeth of those lined up and shot.
Biting the air, biting the stones
Our flesh is no longer human
Biting the air, biting the stones
Our hearts are no longer human.
But we have read into the eyes of the dead
And shall bring freedom on the earth
But clenched tight in the fists of the dead
Lies the justice to be served.)
Saturday, April 22, 2017
|
|
|
Da dove derivano i sostantivi “Meridione” e “Settentrione”?
Si deve iniziare con i quattro punti cardinali, cioè il nord o settentrione, il sud
o meridione, l'est o oriente e l'ovest o occidente.
Il Meridione è il punto cardinale corrispondente al sud e deriva dal termine
latino “meridiem”, l’orario del mezzogiorno. La ragione è dovuta al fatto che a
quell’ora del giorno il sole si trova verso sud per tutti i popoli dell’emisfero
nord (anche detto boreale o settentrionale). Per questa ragione il Meridione
è anche chiamato il Mezzogiorno.
La parola Settentrione deriva dal termine latino “septemtriones” che significa
i sette buoi da lavoro, il modo in cui i romani antichi chiamavano le sette
stelle della costellazione Orsa Maggiore o Gran Carro.
Where do the nouns “Meridione” and “Settentrione” come from? These are
the names used to call Southern Italy and Northern Italy respectively.
We have to begin with the four cardinal or compass points, in other words:
North (or settentrione in Italian), South (or meridione in Italian), East and
West.
Meridione is the cardinal point which corresponds to the south and takes its
name from the Latin “meridiem”, the noon hour. The reason is due to the fact
that at that time of day the sun can be found towards the south for all peoples
who inhabit the northern hemisphere. For this reason Meridione is also called
Mezzogiorno (noon).
The word Settentrione comes from the Latin “septemtriones” which means the
seven oxen, the way in which the ancient Romans called the seven stars of the
Constellation Ursa Major or Great Cart.
Saturday, April 15, 2017
|
|
|
Pèsach o Pesah detta anche Pasqua ebraica,
è una festività ebraica che dura otto giorni . Quest’anno inizia a tramonto il
10 aprile.
Durante un corso che ho insegnato, abbiamo letto il romanzo di Giorgio
Bassani Il giardino dei Finzi-Contini e visto il film omonimo di Vittorio De Sica.
Una delle scene degna di ricordo è quella della famiglia seduta intorno al
tavolo dove celebrano la Pasqua ebraica e compartiscono la cena tradizionale, i
l Seder. Nonostante le situazioni politiche che esistevano dopo l’emanazione
delle Leggi Razziali nel 1938, durante uno dei periodi più brutti della storia
italiana, la famiglia del protagonista Giorgio (non ha nome nel romanzo) canta
una canzone tradizionale e allegra.
È uso concludere il Seder cantando alcune poesie rituali, o piyutim. Sebbene il
Seder venga quasi sempre recitato interamente in ebraico, molte famiglie
ebraiche italiane usano cantare alcuni dei pyutim anche in italiano.
Ecco il pyut cantato dalla famiglia di Giorgio; e vi auguro BUONA PASQUA.
Chi sapesse chi intendesse
1. Uno – Dio è in cielo e uno fu, ed un è
2. Due – le tavole della legge,
3. Tre – padri nostri
4. Quattro – madri d'Israele
5. Cinque – i libri della Torah
6. Sei – tomi della Mishnà
7. Sette - giorni della settimana
8. Otto – giorni della Milah
9. Nove – mesi della partoriente
10. Dieci – sono i comandamenti
11. Undici – stelle risplendenti
12. Dodici – tribù d'Israel
13. Tredici – attributi di Dio
Pesach, Passover or even referred to as Jewish Easter, is a Jewish holiday
which lasts for eight days. This year it begins at sundown on April 10th.
During a class I taught recently, we read the novel by Giorgio Bassani The
Garden of the Finzi-Continis and saw the film with the same title directed by
Vittorio De Sica. One of the memorable scenes shows the family sitting
around the table where they are celebrating Passover with a Seder, the
traditional meal. Notwithstanding the political situations that existed after
the passing of the Racial Laws in 1938, during one of the ugliest periods of
Italian history, the family of the protagonist Giorgio (he doesn’t have a name
in the novel) sings a traditional and happy song.
It is common to end the Seder with traditional poems, piyutim. Although the
Seder is almost always spoken in Hebrew, many Italian Jewish families sing a
few pyutim in Italian.
Here is the pyut sung by Giorgio’s family; and I wish you a HAPPY PASSOVER
and a HAPPY EASTER.
Who would know, who would understand
1. One—God is in heaven, one his was, one he is
2. Two—the tables of the laws
3. Three—our fathers
4. Four—mothers of Israel
5. Five—books of the Torah
6. Six—volumes of the Mishnà
7. Seven—days of the week
8. Eight—days of Milah
9. Nine—months of she who is to give birth
10. Ten—are the commandments
11. Eleven—shining stars
12. Twelve—tribes of Israel
13. Thirteen—attributes of God
Saturday, April 8, 2017
|
|
|
buon pesce d'aprile
In Italia ci sono molte espressioni che hanno a che fare con i pesci. Eccone
alcune (quando possibile ho dato l’equivalente in inglese; altrove ho
solamente tradotto):
1. Buttarsi a pesce: Approfittare di un'occasione; dedicarsi a qualcosa con
molto entusiasmo;
2. Chi dorme non piglia pesce: Non perdere tempo perché si rischia di non
combinare niente;
3. Come un pesce fuor d’acqua: Trovarsi a disagio in una certa situazione
o ambiente;
4. Espressivo come un pesce: completamente inespressivo;
5. Essere sano come un pesce: Avere una buona salute;
6. Essere una balena: Essere grasso;
7. Essere uno squalo: Essere cattivo;
8. Fare gli occhi di triglia/ da pesce lesso: Fare lo sguardo dolce;
mostrando di essere innamorato;
9. Fare il pesce in barile: fare finta di non accorgersi di niente; rimanere
neutrale tra due parti opposte;
10. Mandare a bastonare i pesci: andare in prigione; facendo fare qualcosa
di stupido o con scarse speranze di riuscita;
11. Muto come un pesce: Rimanere in silenzio e non rivelare un segreto;
12. Non sapere che pesci pigliare: Non sapere che cosa fare;
13. Non essere né carne né pesce: Di persona o cosa priva di carattere;
14. Pesce grosso: una persona importante;
15. Pesce grosso mangia quello piccolo: il debole soccombe sempre;
16. Pesce lesso: una persona noiosa;
17. Pesce piccolo: un piccolo delinquente;
18. Trattare a pesci in faccia: Trattare malissimo.
In Italy there are many expressions that deal with fish. Here are a few of
them (whenever possible I have given the English equivalent; elsewhere I
have merely translated):
1. Make a dive for it; take advantage of a situation;
2. The early bird catches the worm (who sleeps doesn’t catch fish);
3. Like a fish out of water;
4. Fish face, completely unexpressive;
5. As healthy as a horse;
6. A whale: fat;
7. A shark;
8. Fish eyes, googly eyes;
9. Pretend to be a fish in a barrel: aren’t aware of anything;
10. Send someone to beat the fish: go to prison; to make a hole in the water;
11. Silent as a mouse;
12. Don’t know which fish to catch, be at your wits’ end;
13. Neither fish nor fowl;
14. Big fish;
15. The big fish eats the little one;
16. Boiled fish: boring person;
17. Little fish: small potatoes;
Mistreat.
Saturday, April 1, 2017
|
|
|
L'ora legale nel 2017 in Italia entra in vigore domenica 26 marzo alle ore
02.00 (durante la notte tra sabato e domenica), portando in avanti l’orologio
di sessanta minuti. Negli Stati Uniti invece questo è accaduto due
settimane fa, il 12 marzo 2017.
Ritorno all'ora solare o l’orario invernale, il processo inverso sarà domenica
29 ottobre, di nuovo a differenza dagli Stati Uniti, che avverrà il 5 novembre.
L'ora legale fu introdotta in Italia il 3 giugno del 1916; dal 1980 si applica a
tutta la comunità europea. Tramite una direttiva europea il processo è stato
semplificato per tutti i paesi membri: dal 1996 a oggi dura sette mesi, inizia
l'ultima domenica di marzo e finisce l'ultima domenica di ottobre.
Daylight Savings Time (DST) in Italy this year begins on Sunday, March 26,
2017 at 2:00 a.m. (during the night between Saturday and Sunday), changing
the clock and bringing it forward by 60 minutes. In the United States on the
other hand, this took place two weeks ago, on March 12, 2017.
The return to the winter hours of DST reverses the process and will take place
on October 29th, again, a difference from the USA which will take place on
November 5th.
DST was first introduced in Italy on June 3, 1916; starting in 1980 it is used
throughout the European Community. By means of a European directive the
process was simplified for all member nations: from 1996 to today DST lasts
for 7 months, it begins the last Sunday in March and ends the last Sunday in
October.
Saturday, March 25, 2017
|
|
|
LA FESTA DEL PAPÀ È ANCHE LA FESTA DI SAN GIUSEPPE.
Il 19 marzo si festeggiano sia San Giuseppe, il padre di Gesù, sia tutti gli
altri padri, cioè la festa del papà. Nonostante i cattolici si trovino in piena
Quaresima, il regime d’astinenza è rotto con tavole colme e dolci squisiti.
Uno dei piatti più comuni sono le frittelle, perché secondo una credenza
popolare, San Giuseppe non faceva solo il falegname, ma come secondo
mestiere era friggitore. Le frittelle possono essere dolci o salate, e le ricette
variano da regione in regione. A volte sono farcite di ricotta e acciughe; a
volte sono a forma di ciambella; a volte sono inzuccherate. In Puglia la
ricetta contiene uova e sono fritte due volte. In Umbria si usa il riso, mentre
in Toscana si usano riso, farina, latte, zucchero e uova. Nel Lazio sono
chiamati bignè e sono ripieni di crema.
FATHER’S DAY IS ALSO THE FEAST DAY OF SAINT JOSEPH.
In Italy, on March 19th Saint Joseph, Jesus’ father, and all other fathers are
celebrated. Notwithstanding that Catholics find themselves in the middle of
Lent, abstinence is forgotten at tables laden with food and delicious sweets.
One of the most common dishes is fritters, because according to popular
belief Saint Joseph was not only a carpenter, his second profession was that
of fryer. Fritters can be either sweet or savory, and recipes vary from region
to region. At times they are filled with ricotta and anchovies; others are in
the shape of a donut; at times they are covered with sugar. In Puglia the
recipe contains eggs and they are fried twice. In Umbria rice is used, while
in Toscana rice, flour, milk, sugar and eggs are used. In Lazio they are called
bignè and are filled with cream.
Saturday, March 18, 2017
|
|
|
ATTENTI: in italiano c’è una differenza tra CASINO e CASINÒ, non
confondeteli! Se vuoi giocare a roulette o baccarat devi andare a una casa da
gioco: un CASINÒ. Un CASINO è un bordello, una casa di tolleranza, un
postribolo. In senso figurato o colloquiale CASINO significa:
1. Una scenata: Marco smettila di gridare, stai facendo un casino!
2. Un disastro: Che casino!
3. Un macello: Ho fatto un casino ieri!
BE CAREFUL: in Italian there is a difference between a CASINO and a
CASINÒ, don’t mix them up. If you want to play roulette or baccarat you have
to go to a gambling hall: a CASINÒ. A CASINO is a brothel, a house of ill
repute, a whorehouse. In a figurative or colloquial sense CASINO means:
1. A scene: Marco stop shouting, you’re making a scene.
2. A disaster!
3. A mess: I made a mess yesterday!
Saturday, March 11, 2017
|
|
|
Eccitato = Excited? Attenti! Be careful!
Un altro tipo di falso amico è quello che ci porta a una traduzione volgare o
oscena. La parola eccitato per esempio, può ritrovarsi in questa categoria.
Se vogliamo parlare di un evento, è preferibile usare emozionato o
entusiasta o agitata. Per esempio:
1. La Professoressa Bianchi è molto entusiasta della sua nuova posizione.
2. La folla di manifestanti si è agitata quando ha sentito le nove proposte
del Ministro degli Affari Esteri.
3. Marta si agita quando deve fare un colloquio.
4. L’attrice era molto emozionata quando ha sentito il suo nome agli Oscar.
Se vogliamo parlare di una situazione sessuale, allora usiamo la parola
“eccitato”. Per esempio: Dopo aver visto un film a luci rosse, era moltoeccitato.
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Another type of false friend is one that leads us to a vulgar or obscene
translation. The word excited for example, could end up in that category.
If we want to talk about an event, it is preferable to use other translations,
for example:
1. Professor Bianchi was very excited (enthusiastic) about her new
appointment.
2. The crowd of demonstrators became excited (agitated) when it heard
the new proposals from the Minister of Foreign Affairs.
3. Martha gets excited (nervous) when she has an interview.
4. The actor was very excited (emotional) when she heard her name at
the Oscars.
If we want to talk about a sexual situation, then we use the word “excited”.
For example: After having seen an X-rated movie, he was very excited.
Saturday, March 4, 2017
|
|
|
|
|
|
PRETEND AND PRETENDERE
Quando pensiamo a come esprimere il verbo italiano “pretendere” in
inglese, la nostra prima reazione è di tradurlo con il verbo “to pretend”;
dopo di tutto sono in pratica identici! MA, ci troviamo nella trappola
anche troppo comune dei falsi amici.
When we think of how to say the Italian verb “pretendere” in English, out
first reaction is to translate it with “to pretend”; after all they are
practically identical! BUT, we are falling into the all-too-familiar trap
known as false friends.
Guadiamo a come si traduce “pretendere” in inglese:
Let’s look at how “pretendere” translates into English:
· Esigere: Gisella pretendeva sempre l’ultima parola.
To demand: Giselle always demanded the last word.
· Sostenere: Maria pretende di avere scoperto una miniera d’oro
vicino a casa sua.
To claim: Maria claims to have discovered a gold mine near her
home.
· Presumere: Lui pretende di essere l’uomo più veloce del mondo,
ma continua a perdere tutte le gare.
To presume: He presumes to be the fastest man in the world,
but he continually loses all his races.
· Aspirare: Re Giorgio VI non aveva mai preteso al trono
d’Inghilterra, ma suo fratello, Re Edoardo VII abdicò nel 1936 e
non ebbe una scelta.
To aspire to: King George VI never aspired to the throne of
England, but his brother, King Edward VII abdicated in 1936 and
he had no choice.
Saturday, February 25 2017
|
|
|
PRETEND AND PRETENDERED
When we think of how to say the English verb “to pretend” in Italian, out
first reaction is to translate it with “pretendere”; after all they are
practically identical! BUT, we are falling into the all-too-familiar trap
known as false friends.
Quando pensiamo a come esprimere il verbo inglese “to pretend” in
italiano, la nostra prima reazione è di tradurlo con il verbo “pretendere”;
dopo di tutto sono praticamente identici! MA, ci troviamo nella trappola
anche troppo comune dei falsi amici.
Let’s look at how “to pretend” translates into Italian:
Guadiamo a come si traduce “to pretend” in Italiano:
· To act like: Giorgio pretended to be asleep when his parents
returned home.
Fingere: Giorgio ha finto di essere addormentato quando i suoi
genitori sono ritornati a casa.
· To imagine: When Maria wore her tutu she pretended to be a
famous ballerina.
Immaginare: Quando Maria indossava il suo tutù, immaginava di
essere una famosa ballerina.
· Not real: The forger used pretend money to pay his bills.
Finto: Il contraffattore ha usato denaro finto per pagare i suoi
conti.
· Playacting: The children played pretend cops and robbers in the
back yard.
Simulazione: I bambini hanno giocato a una simulazione di
guardie e ladri in giardino.
Next week we will look at how “pretendere” translates into English. Have
a good weekend.
La settimana prossima vedremo come si traduce “pretendere” in inglese.
Buon fine settimana.
Saturday, February 18 2017
|
|
|
Tre proverbi divertenti:
- Febbraio nevoso, estate gioioso.
- Febbraio asciutto erba da per tutto.
- Febbraio, febbraiello, cortino e bugiardello.
E nel frattempo vi auguro un felice giorno di San Valentino.
Three fun proverbs:
- Snowy February, joyous summer.
- Dry February, grass everywhere
- February, little February, short and a liar.
And in the meantime, I wish you a happy Saint Valentine’s Day.
Saturday, February 11 2017
|
|
I falsi amici in linguistica sono quei lemmi o frasi di una certa lingua che,
pur presentando una notevole somiglianza morfologica e/o fonetica e
condividendo le radici con termini di un'altra lingua, hanno preso significati
divergenti. Una lista introduttiva vi è stata fornita nel passato. Nel futuro
vorrei esaminare più a fondo alcuni esempi.
Ma oggi per esempio, prendiamo in considerazione la parola italiana
RANTOLO che non si traduce in inglese come RANT. Un RANT è un’invettiva,
una filippica; inveire o sbraitare contro qualcosa o qualcuno, Un rantolo
è un respiro lamentoso che si traduce in inglese come: “death rattle”,
“wheezing”, “rasping breath”.
Restate sintonizzati, ci sono molti altri falsi amici da studiare!
False friends are those words or phrases in one language that, although
they have a morphologic or phonetic similarity to and share common roots
with another language, have divergent meanings. I have provided you with
an introductory list in the past. In the future I would like to examine
certain examples in greater depth.
But today for example, let’s take into consideration the Italian word
RANTOLO which doesn’t translate into English as RANT. A rant is an
invective, a tirade against something or someone. A RANTOLO is a
plaintiff or mournful breath, a death rattle, wheezing, rasping breath.
Stay tuned, there are many more false friends to study!
Saturday, January 28, 2017
|
|
|
PARTE Ii
Ho deciso questa volta di darvi in varie puntate il vocabolario
automobilistico. Come vedrete, ho diviso questo dizionarietto veicolare in
quattro parti: due dall’italiano all’inglese, e due dall’inglese all’italiano.
This time around I decided to provide you, in stages, with an
automobile vocabulary. As you will see, I divided this little vehicular
dictionary into four parts: two from Italian to English, and two from
English to Italian.
la maniglia |
door handle |
la marcia |
gear |
il motore |
motor |
il parabrezza |
windshield |
il paraurti |
bumper/fender |
il pedale |
pedal |
i penumatici |
tires |
il portellone posteriore |
hatchback |
il proiettore di retromarcia |
backup light |
il regolatore di velocità |
cruise control |
la ruota di scorta |
spare tire |
il sedile |
seat |
il sedile anatomico |
bucket seat |
il serbatoio della benzina |
gas tank |
lo specchietto |
rear view mirror |
lo specchietto laterale |
side view mirror |
lo sportello |
car door |
il tachimetro |
speedometer |
il tappetino |
floor mat |
il tergicristallo |
windshield wipers |
il tetto |
roof |
il volante |
stearing wheel |
|
Saturday, January 21, 2017
|
|
|
PARTE I
Ho deciso questa volta di darvi in varie puntate il vocabolario
automobilistico. Come vedrete, ho diviso questo dizionarietto veicolare
in quattro parti: due dall’italiano all’inglese, e due dall’inglese all’italiano.
This time around I decided to provide you, in stages, with an
automobile vocabulary. As you will see, I divided this little vehicular
dictionary into four parts: two from Italian to English, and two from
English to Italian.
l'acceleratore |
accelerator(gas pedal) |
l’accensione |
ignition |
l’airbag 9m0 |
airbag |
il bagagliaio |
trunk |
il cassetto portaoggetti |
glove box |
le catene |
chains |
le chiavi della macchina |
car keys |
la cintura di sicurezza |
seatbelt |
il clacson |
car horn |
il cofano |
hood |
il contachilometri |
odometer |
il contagiri |
tachometer |
il cruscotto |
dashboard |
il fanale anteriore |
headlight |
il freno |
brake |
la frizione |
clutch |
la gomma |
tire (informal) |
GPS |
GPS |
l’indicatore della benzina |
gas gauge |
l’indicatore di direzione |
directional signal |
il lampeggiatore d’emergenza |
hazard/warning lights |
la leva del cambio |
gearshift |
a leva del freno |
brake lever |
le luci di stop |
brake lights |
|
Saturday, January 14, 2017
|
|
|
LA BEFANA di GIOVANNI PASCOLI
La Befana viene il 6 gennaio, l’Epifania, e porta regali ai bambini buoni.
Invece di darvi delle interpretazioni sulle origini, per lo più ignote, della
Befana, vi do i primi tre versi della poesia omonima del poeta e
studioso Giovanni Pascoli (31 dicembre 1855 – 6 aprile 1912). La
traduzione in inglese è la mia. BUONE FESTE!
Viene viene la Befana, |
|
The Befana comes, she comes, |
vien dai monti a notte fonda |
|
From the mountains late at night. |
Come è stanca! lacirconda |
|
How tired she is! She is surrounded |
neve, gelo e tramontana. |
|
By snow, ice and wind. |
Viene viene la Befana. |
|
The Befana comes, she comes. |
|
|
|
Her arms are crossed on her chest, |
|
Ha le mani al petto in croce, |
and the snow is her mantel, |
|
e la neve è il suo mantello, |
and the frost is her panel, |
|
ed il gelo il suo pannello, |
and the wind is her voice. |
|
ed è il vento la sua voce. |
Her arms are crossed on her chest, |
|
Ha le mani al petto in croce. |
|
|
|
E si accosta piano piano |
|
And she approaches very slowly, |
alla villa, al casolare, |
|
towards the villa, the farmhouse |
a guardare, ad ascoltare, |
|
to look and to listen, |
or più presso or più lontano. |
|
At times close, others far away. |
Piano piano, piano piano. |
|
Slowly, slowly, slowly, slowly. |
The Befana comes on January 6th, the Feast of the Epiphany; she brings
gifts to good girls and boys. Rather than provide you with various
interpretations on the origins of the Befana, which are for the most part
unknown, I give you the first three verses of the poem by the same
name written by the poet and scholar Giovanni Pascoli (December 31,
1855-April 6, 1912). The English translation is mine. HAPPY HOLIDAYS
Saturday, January 7 2017
|
|
|
. . . . . . . . . . . . . . . .
|
Blog page 2024 | 2023 | 2022 | 2021 | 2020 | 2019 | 2018 | 2017 | 2016 | 2015 | 2014 |
|
|
|