Page 8 includes Oct 4-11-16-25, Nov 1-8-15-22-29, Dec 6-13-20-27, 2014
Jan 7-17-24-31 2015
Tirare le cuoia: crepare.
Tirare la giacca: incoraggiare.
Tirare l’acqua/la catena: scaricare l’acqua nel water.
Tirare a campare: prenderlo un giorno alla volta.
Tirare per le lunghe: prolungare.
Tirare in buca: un termine del golf.
Tirare sul prezzo: contrattare.
Tirare acqua al proprio mulino: pensare a se stesso.
Tirare una frecciata: fare un commento maligno.TIRARE-idiomatic expressions
In addition to the meanings and uses we saw last week, there are several
idiomatic expressions, for example:
“Tirare” the leather: Drop dead/kick the bucket
“Tirare” the jacket: Encourage
“Tirare” the water/chain: Flush the toilet
“Tirare” to live: Take one day at a time
“Tirare” for the long way: Prolong
“Tirare” a hole: Sink a putt in golf
“Tirare” on the price: Bargain
“Tirare” water to one’s mill: Think of oneself
“Tirare” an arrow: Make an evil comment
Saturday January 31, 2015TIRARE
L’altro giorno in classe mentre si faceva un esercizio sui pronomi doppi,
abbiamo letto la frase “Mi hanno tirato una pallonata al vetro.” I miei
studenti hanno chiesto il significato del verbo “tirare”, perché in Italia
avevano visto la parola scritta su porte (in funzione opposta di “spingere”).Allora, quanti sono gli usi e le traduzioni del verbo “tirare”? Eccone alcuni:
Allungare: Tirare i fii elettrici.
Aspirare: Tirare il fumo di una sigaretta.
Disegnare/tracciare: Tirare una linea per terra.
Lanciare: Tirare la palla.
Muovere verso di sé: Tirare una corda.
Soffiare: Tira molto vento oggi, fa molto freddo.
Sparare: Ha tirato un colpo di pistola
Tendere: Queste gomme non sono equilibrate, la macchina tira da un lato.
In oltre a questi significati e usi, ci sono delle espressioni idiomatiche che
vedremo la settimana prossima.TIRARE
A few days ago in class, while we were working on an exercise on double
pronouns we read the sentence “They threw a ball against the window.” My
students asked me the meaning of the verb “tirare” (pull) because in Italy
they had seen the word written on doors (as opposes to “push”).Therefore, what are the uses and the translations of the verb “tirare”? Here
are a few:Lengthen: the telephone wires.
Inhale: the smoke of a cigarette.
Draw/trace: a line on the ground.
Throw: the ball.
Pull: a rope.
Blow: The wind is really blowing today, it’s very cold.
Shoot: a gun.
Lean: these tires aren’t balanced, the car leans to one side.
In addition to these meanings and uses, there are idiomatic expressions
that we will look at next week.Saturday January 24, 2015
La festa del santo patrono, S. Antonio Abate a Fara Filiorum Petri, è uno
spettacolo che ricorderete per il resto della vita, ve lo assicuro!Come abbiamo notato nel Blog di due settimane fa, in oltre ai giorni festivi
stabiliti per decreto di legge, in Italia ogni città o paese aggiunge la festività
locale del Santo patrono. Nel paesino di mio nonno, Fara Filiorum Petri (CH),
i faresi celebrano la festa di S. Antonio Abate in un modo particolare: bruciano
le farchie.Il seguito è stato tratto dal sito web del paese stesso, non posso presumere
di spiegarlo meglio di loro. Vi consiglio anche di guardare uno dei video
disponibili su YouTube.Le "farchie"
Il Sant'Antonio di gennaio viene festeggiato con le "farchie". E' una festa
dove sono evidenti i prodromi dei riti carnevaleschi mentre si lasciano
quelli natalizi; il carattere di transizione è evidente nella mescolanza di
usanze tardo-natalizie, come quella inerenti i cibi (crespelle, cauciune,
serpentone) mentre il brio e l'allegria di gruppo sembra preludere al
Carnevale; " il carattere calendariale della festa che coincide con il
periodo invernale: il fuoco purificatore, allontanatore del male, prepara
l'ascesa dell'astro solare necessaria per nuovi e abbondanti raccolti ( ... )
Tra gli aspetti rituali più interessanti di questa festa si distinguono le
tradizioni melodiche teatrali come i canti e le sacre rappresentazioni;
queste ultime, che derivano probabilmente dalle commedie dei santi di
origine spagnola del tardo Rinascimento, raccontano in forma
melodrammatica le vicende di Sant'Antonio nel deserto". (Gandolfi)La leggenda
È tradizione che la festa delle farchie sia stata originata da un miracolo per
intercessione di S. Antonio al tempo dell'invasione francese del 1799.
All'epoca Fara era protetta da un grande querceto che si estendeva fino a
coprire interamente la contrada Colli. Venendo da Bucchianico verso
Guardiagrele i Francesi volevano occupare Fara ma l'apparizione di S. Antonio
nelle vesti di un generale li fermò. Il santo intimò alle truppe di non
oltrepassare la selva e al loro diniego trasformò gli alberi in immense fiamme
che scompigliarono i soldati.Le farchie
Le farchie sono dei fasci cilindrici di canne legati con rami di salice rosso aventi
generalmente un diametro di cm 70-100 e una lunghezza di metri 7-9. Di
solito sono preparate dalle contrade Colli, Madonna, Mandrone, Forma,
Vicenne, Fara Centro, Crepacci, Campo Lungo, Colle Anzolino, Via S.Antonio o
Colle San Donato, Sant'Eufemia, Giardino e Pagnotto, per essere portate
processionalmente il pomeriggio dei giorno 16 gennaio dalle rispettive
contrade sino al Largo antistante la chiesa di S. Antonio Abate, per essere
innalzate ed incendiate con una simpatica rappresentazione coreutica.Come si svolge la festa
Il giorno 16 gennaio dalle contrade partono trattori decorati con sopra le
farchie. E norma che i cortei prima di iniziare il viaggio recitino le litanie
lauretane. Un suonatore di "trevucette" si mette a cavallo della farchia
mentre un tamburino si mette a capo del corteo. I contradaioli scaricano la
farchia poggiandola sul suolo e quindi, al comando di un uomo chiamato
"capofarchia" la innalzano in piedi. Quando tutte le farchie sono alzate si dà
inizio all'incendio. Alcuni mortaretti incendiano la sommità come una grande
torcia.I pani di S. Antonio
Si preparano il giorno 16 ed il 17 vengono benedetti davanti la chiesa di S.
Antonio. Il comitato fa cuocere circa 400 o 500 "rosette" che poi distribuisce a
tutte le famiglie del paese. Si usa magiare questo pane per devozione, e una
porzione la si fa mangiare agli animali domestici per preservarli dai malanni.Il nome "farchia"
L'origine etimologica di "farchia" potrebbe essere ravvisata in "fòrchia" che
tuttora nel dialetto di Palena (CH) significa caprile dal latino fùrcula da cui
farchja in relazione alle canne intrecciate che delimitano il caprile nella stalla;
oppure da " farchjié' canna palustre con cui si impagliavano le sedie o si
bruciavano le setole del maiale. In abruzzese comunque "farchie" indica
anche una fiaccola di canne oppure legna intrecciata a mò di falò che si brucia
la notte di natale o nella festa patronale. Di conseguenza la parola indica
anche l'asta di legno che sostiene il falò bruciato davanti alle chiese la notte di
Natale. (Giammarco, Dizionario, ect. vol.2')The feast day of the patron saint, Saint Anthony the Abbot, is celebrated in
the town of my grandfather’s birth, Fara Filiorum Petri (in the province of
Chieti in the region of Abruzzi). It is a spectacle that you will remember for
the rest of your lives, I promise you!Picture 13 pillars measuring approximately 3 feet in diameter and 25 feet
high, erected in an enormous circle. They resemble a Stonehenge where the
pillars are made entirely by hand out of reeds and tied with willow branches.
As night falls they are set on fire and slowly burn down.I encourage you to look at some of the wonderful videos available on YouTube.
Saturday January 17, 2015
I giorni festivi del 2015Auguro a tutti voi un felicissimo 2015. Vediamo quello che quest’anno ha
in serbo per noi.I giorni festivi in Italia sono stabiliti per legge, in oltre a
tutte le domeniche, sono i seguenti:
1° gennaio Capodanno 6 gennaio Epifania 6 aprile Lunedì di Pasqua/Pasquetta 25 aprile Festa della Liberazione (Liberazione dal nazifascismo-1945) 1° maggio ta del lavoro o dei lavoratori 2 giugno Festa della Repubblica 15 agosto Ferragosto/Assunzione di Maria 1° novembre Ognissanti/Tutti i santi 8 dicembre Immacolata Concezione 25 dicembre Natale 26 dicembre Santo Stefano In oltre ogni città o paese aggiunge la festività locale del Santo patrono e,
la prima domenica di novembre, si celebra la festa dell’unità nazionale. I
seguenti giorni non sono festivi ma sono stati stabiliti per decreto di legge.
7 gennaio Festa del Tricolore 27 gennaio Giorno della Memoria 17 marzo Anniversario dell’Unità d’Italia 4 novembre Giorno dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate Se un giorno festivo cade di domenica, non è trasferito al lunedì
seguente, perciò il numero di giorni festivi varia ogni anno.Italian holidays of 2015:
I wish all of you a very happy 2015. Let’s see what this year has in store
for us. The Italian holidays are established by law, and in addition to every
Sunday they are as follows:
January 1st New Year’s Day January 6th Epiphany April 6th Monday after Easter April 25th Liberation Day (Liberation from Nazi Germany-1945) May 1st International Workers’ Day June 2nd Republic Day (Establishment of the Republic of Italy-1946) August 15th Ferragosto/Assumption Day November 1st All Saints, Day December 8th Feast of the Immaculate Conception December 25th Christmas December 26th St. Stephen’s Day Additionally, every city or town adds the feast day of its local patron
saint, and on the first Sunday of November National Unity is celebrated.
The following days are not days off but have been established as
holidays by law.
January 7th Flag Day January 27th International Holocaust Remembrance Day March 17th Anniversary of the Unification of Italy November 4th National Unity and Armed Forces Day If a holiday falls on a Sunday, it is not transferred to the following Monday,
thus the number of holidays varies every year.Wednesday January 7, 2015
Saturday, December 27, 2014
AUGURO A TUTTI UN
I WISH YOU ALL A
Saturday, December 20, 2014
SCHERZO, BATTUTA, BARZELLETTAQueste tre parole si traducono in inglese con la stessa parola: “joke” ma hanno
significati diversi: Consideriamo questi esempi.SCHERZO:
· Non è uno scherzo, lo dico sul serio.
· Luca ha fatto uno scherzo al suo maestro, ed è finito nell’ufficio della
preside.BATTUTA:
· Il comico faceva una battuta dopo l’altra, ma gli spettatori non ridevano.
· Ogni tanto ci vuole una bella battuta per cambiare l’aria.
BARZELLETTA:
· Luigi ha raccontato una barzelletta su un italiano, un francese, un
tedesco e un americano, finalmente mi ha fatto ridere.· Non mi piacciono le barzellette sporche che racconta Gianrico.
E per le prossime settimane il mio blog andrà in vacanza. Lo dico sul serio,non
scherzo mica!*******************************************************************
SCHERZO, BATTUTA, BARZELLETTA
These three words all translate into English as “joke” however they have different
meanings. Let’s consider these examples:SCHERZO:
· It’s not a joke, I’m serious.
· Luca played a joke on his teacher and ended up in the principal’s office.
BATTUTA:
· The comic told one joke after the other but the spectators didn’t laugh.
· Every once in a while a joke is needed to change the mood.
BARZELLETTA:
· Luigi told a joke about an Italian, a Frenchman, a German and an American,
he finally made me laugh.· I don’t like the dirty jokes that Gianrico tells.
And for the next few weeks my blog is going on vacation. I’m serious, I’m
not joking!
Saturday, December 13, 2014
MOLTO, TANTO, TROPPO o POCOSono variabili o invariabili? Sono aggettivi, avverbi o pronomi? La risposta è:
possono essere tutti e tre. Se la parola è usata per descrivere un sostantivo o
un pronome è un aggettivo, perciò è variabile. Se sostituisce un sostantivo, è
un pronome, ed è variabile. Se modifica un aggettivo o un verbo è un avverbio,
in questo caso è invariabile.* Guardiamo a degli esempi.MOLTO:
· I bambini avevano molta fame, hanno mangiato tutta la loro cena. (aggettivo)
· Abbiamo viaggiato molto l’anno scorso, quest’anno abbiamo deciso di
rimanere a casa. (avverbio)· La professoressa ha insegnato parecchi corsi, ma ce ne sono ancora molti che
lei vorrebbe insegnare prima di andare in pensione. (pronome)
TANTO:
· Oggi fa tanto freddo, mettiti il cappotto e i guanti! (aggettivo)
· Barbara ha parlato tanto al telefono, infatti, ha perso la voce. (avverbio)
· Avevo invitato solo cinque amici a cena, invece ce ne sono venuti tanti di più.
(pronome)TROPPO:
· Loretta ha bevuto troppo vino ieri sera e oggi soffre di mal ditesta. (aggettivo)
· Sergio fuma troppo, e ora che smetta. (avverbio)
· In quella libreria ci sono molti libri strani, infatti, secondo me ce ne sono troppi
che trattano dei morti viventi. (pronome)
POCO:
· Ci sono poche camere libere in quell’albergo. (aggettivo)
· Claudio ha mangiato poco, vuole dimagrire prima della festa. (avverbio)
· Ho molti amici ma sfortunatamente pochi abitano in questa città, (proverbio)
**************************************************************
MOLTO, TANTO, TROPPO o POCO
Are they variable or invariable? Are they adjectives, adverbs or pronouns?
The answer is: they can be all three. If the word is used to describe a
noun or a pronoun it is an adjective, therefore it is variable. If it
substitutes a noun, it’s a pronoun, and it’s variable. If it modifies an
adjective or a verb it’s an adverb, in this case it’s invariable.* Let’s look
at a few examples:MOLTO:
· The children were very hungry, they ate all their supper.
· We traveled a lot last year, this year we decided to stay home.
· The professor taught many courses, there are still many she would like to
teach before she retires.TANTO:
· Today, it is very cold, put on your coat and your gloves.
· Barbara spoke a lot on the phone; in fact she lost her voice.
· I had invited only five friends to dinner, instead many more came.
TROPPO:
· Loretta drank too much wine last night and today she has a headache.
· Sergio smokes too much, it’s time he quit.
· In that bookstore there are many odd books, in fact, in my opinion there are
too many that deal with zombies.
POCO:
· There are few free rooms in that hotel.
· Claudio ate little; he wants to lose weight before the party.
· I have many friends, unfortunately only a few live in this city.
* Vi prego di notare che i significati variano in inglese.
* Please note that the meanings vary in English.
Saturday, December 6, 2014
BRAVO O BUONO O BELLO?
Queste tre parole spesso confondono gli studenti americani perché se
Così vale la pena ripassarne l’uso.
guardano nel loro dizionario per la traduzione di “good” trovano almeno queste
possibilità.
Bravo quando è usato da aggettivo, descrive esseri viventi: persone o animali,
le loro qualità, abilità, il loro valore. Non è usato per descrivere cose
inanimate.
Gemma è una brava cuoca.
- Fido è un bravo cane.
- Alessandra e Diana sono brave studentesse.
- Cristoforo e Giacomo sono bravi pasticceri.
Buono quando è usato da aggettivo, esprime un giudizio, descrive una qualità:
Abbiamo mangiato dei buoni biscotti e bevuto del buon caffè per colazione.
- Cristina è proprio una buon’amica.
- Hanno fatto un buon affare quando hanno comprato quella casa in città.
- Questo sciroppo è buono per la tosse.
Bello è un aggettivo che descrive un aspetto estetico di un sostantivo o
esprime un giudizio positivo. Ricordiamoci che qui stiamo parlando della
traduzione a “good” in inglese, non a “beautiful”.
- Ieri ho visto un bel film.
- Leggiamo delle belle novelle di Luigi Pirandello in classe.
E della parola bene? Ne parleremo un’altra volta.
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These three words often confuse American students because if they look up
the translation for “good” in their dictionaries they will find at least these
possibilities: bravo, buono, or bello. Therefore, it’s a good idea to review their
uses.Bravo when it is used as an adjective describes living things: persons or
animals. It is not used to describe inanimate objects.Gemma is a good cook.
- Fido is a good dog.
- Alessandra and Diana are good students.
- Cristoforo and Giacomo are good bakers.
Buono when it is used as an adjective expresses a judgment or describes a
quality.
- We ate good cookies and drank good coffee for breakfast.
- Cristina is really a good friend.
- They made a good deal when the bought that house in town.
- This cough syrup is really good (for coughs).
Bello is an adjective that describes an esthetic aspect of a noun or expresses
a positive judgment. Remember that we are referring to the translation of
“good” from the English, not “beautiful”.
- Yesterday I saw a good movie.
- We are reading some good short stories by Luigi Pirandello in class.
What about the word bene? We’ll discuss it another time.
Saturday, November 29, 2014
I'm Late, I'm Late
for a very important date,
No time to say hello, goodbye,
I'm late, I'm late, I'm late.[From: the Walt Disney Productions animated movie "Alice in Wonderland"
(1951) Music by Sammy Fain / Lyrics by Bob Hilliard—Dal film d’animazione di
Walt Disney “Alice nel paese delle meraviglie” (1951), musica di Sammy Fain /
parole di BobHilliard]Se voglio esprimere l’idea di “late” in inglese che parola posso usare in
italiano? Ci sono due modi principali. Questa settimana esaminiamo
RITARDO:
ritardo delay/lateness/tardiness
Ci sono altre espressioni composte con questa parola:
arrivo in ritardo late arrival di ritardo behind time essere in ritardo to be late in ritardo late/delayed portare un ritardo di to run late/behind schedule senza (ulteriore) ritardo without (further) delay Nonostante tutte le espressioni a nostra disposizione, non possiamo tradurre
e rendere giustizia al testo della canzone del Coniglio Bianco (o Bianconiglio)
nelfilm di Walt Disney “Alice nel paese delle meraviglie”:Sono in ritardo, sono in ritardo,
per un appuntamento molto importante,
non ho tempo di dire salve, arrivederci,
sono in ritardo, sono in ritardo, sono in ritardo.Saturday, November 22, 2014
I'm Late, I'm Late
for a very important date,
No time to say hello, goodbye,
I'm late, I'm late, I'm late[From: the Walt Disney Productions animated movie "Alice in Wonderland" (1951)
Music by Sammy Fain / Lyrics by Bob Hilliard—Dal film d’animazione di Walt Disney
“Alice nel paese delle meraviglie” (1951), musica di Sammy Fain / parole di Bob
Hilliard]Se voglio esprimere l’idea di “late” in inglese che parola posso usare in italiano?
Ci sono due modi principali. Questa settimana esaminiamo TARDI:
è tardi it’s late Ci sono altre espressioni composte con questa parola:
al più tardi at the latest dormire fino a tardi to sleep in/sleep late fare tardi to be/run late meglio tardi che mai better late than never non è mai troppo tardi it’s never too late non più tardi di no later than più tardi later presto o tardi sooner or later si fa tardi/si sta facendo tardi it’s getting late sul tardi late/later in the day troppo tardi too late Per ora vi lascio perché, ieri ho fatto tardi, non ho potuto dormire fino a tardi
questa mattina; si sta facendo tardi e vorrei postare quest’articolo prima che si
faccia troppo tardi. A più tardi cari amici.Saturday, November 15, 2014
parte seconda
Come vi ho spiegato nella parte prima di questo blog, l’articolo che segue
viene dal sito web (www.confettidisulmona.net) della bellissima e
antichissima città di Sulmona situata nelle montagne dell’Abruzzo, la
quale produce i migliori confetti del mondo.Le origini della bomboniera
Il nome bomboniera deriva dal francese “bon-bon” (dolcetto) e il suo uso nasce
in Italia alla fine del 1400. Infatti, i nobili per contenere dolci e caramelle a base
di zucchero, sostanza importata dalle Indie e molto costosa a quel tempo,
utilizzavano dei cofanetti.Nel 1896 grazie alle nozze del principe di Napoli e futuro Re d’Italia, Vittorio
Emanuele III con Elena del Montenegro, la bomboniera diventa il regalo degli
sposi agli invitati facendo nascere così la tradizione che noi oggi tutti
conosciamo.La bomboniera cioè diventa l’oggetto con il quale si ricorda il giorno del
matrimonio e si ringraziano gli invitati per il dono ricevuto.
Come si preparano i confetti?
Le mandorle, opportunamente lavorate, sono messe in recipienti rotanti
chiamati “bassine“. Si distinguono per forma (a pera, a tamburo) o per il
tipo di rotazione (su asse obliquo, orizzontali con fondo forato, ecc.). Al loro
interno sono nebulizzate delle soluzioni di saccarosio che, grazie al
riscaldamento ottenuto per insufflazione di aria calda, evaporano lasciando uno
strato uniforme di zucchero sulla mandorla. Il processo prevede fasi ripetute di
bagnatura e di essiccamento, fino a ottenere lo strato di copertura voluto.La caratteristica dei confetti di Sulmona è che non prevedono l’uso di addensanti
(amido e farine). Hanno quindi esclusivamente una copertura di zucchero che li
rende particolarmente dolci e gustosi.Dopo la fase di rivestimento, i confetti presentano una superficie rugosa e
irregolare per cui subiscono la lisciatura, la colorazione (se necessaria) e la
lucidatura. La confettatura è un processo molto laborioso e può richiedere anche
due o tre giorni per essere completata.____________________________________________________________
part 2
As I explained in part one of this blog, the following article comes from the web
site (www.confettidisulmona.net) of the ancient and very beautiful city of Sulmona,
situated in the mountains of Abruzzo, which produces the best confetti in the
world.The origins of the “bomboniera” (party favor that holds the confetti)
The word “bomboniera” derives from the French bonbon (sweet) and its use begins
in Italy at the end of the 1400’s. In fact, the nobility used small chests to hold
sweets and candy made from sugar, a substance imported from the Indies which
was very expensive at that time.In 1896, thanks to the wedding of the Prince of Naples and the future King of Italy
Victor Emmanuel III to Elena of Montenegro, the bomboniera was the gift given to
the guests by the bride and groom, and thus began the tradition that we all know
today.The bomboniera is the object to remember the wedding day and to thank the
guests for their gift.How are confetti manufactured?
Almonds, properly worked, are placed in rotating containers called “bassine”.
They vary according to their shape (like a pear or a drum) or type of rotation (on a
slanting axis, horizontal with a perforated bottom, etc.). Inside these containers,
solutions of sucrose are atomized, thanks to increased temperature obtained by
blasts of hot air which when they evaporate leave a uniform layer of sugar on the
almond. The process repeats the phases of wetting and drying, until the desired
thickness is reached.A characteristic of the confetti from Sulmona is that they don’t use thickeners
(starch and flour). Therefore they only have a coating of sugar which makes them
particularly sweet and tasty.After the coating phase, the surface is rough and irregular leading to smoothing,
coloring (if necessary) and polishing. The production is a laborious process and
may take two to three days to complete.Saturday, November 8, 2014
Siccome mia nipote Carolina si sposa oggi, ho deciso di parlare di una
tradizione italiana, quella dei confetti. La bellissima e antichissima
città di Sulmona situata nelle montagne dell’Abruzzo produce i migliori
confetti del mondo. Mi sono rivolta al loro sito web
(www.confettidisulmona.net) per quest’articolo che ho copiato qui, in
parte. Un avvertimento: l’articolo è lungo, perciò l’ho diviso in due, la
seconda puntata andrà in onda la settimana prossima.LA STORIA DEL CONFETTO
Le origini del confetto sono antichissime. Secondo alcuni che si
avvalgono delle testimonianze delle Famiglie Fazi (447 a.C.) e di Apicio
(14-37 d.C.) amico dell’imperatore Tiberio, i confetti esistevano già in
epoca romana, tant’è che i Romani avevano l’usanza di festeggiare con il
confetto le nascite e i matrimoni ma, allora, era una specie di “bon-bon”
realizzato con anime di mandorle, miele e farina.La fabbricazione del confetto intesa in senso moderno però, avvenne
solo dopo la scoperta delle Indie Occidentali, quando lo zucchero
divenne il protagonista nella dolcificazione.Durante il periodo rinascimentale gli ospiti erano accolti con coppe
ricolme di confetti durante i ricevimenti per festeggiare i voti di
monache e sacerdoti.In letteratura sono molte le tracce lasciate sul confetto: dalle opere del
Boccaccio a quelle del Manzoni e di Goethe che regalò alla sua futura
moglie, uno scrigno colmo di confetti.Sempre nel ‘400, iniziò a Sulmona la fabbricazione dei confetti secondo
il criterio odierno. Nell’archivio del Comune si trovano alcuni documenti
datati 1492-1493 che lo testimonia. E sempre a Sulmona nel XV secolo
nasce la lavorazione artistica dei confetti presso il Monastero di Santa
Chiara. Con l’utilizzo di fili di seta i confetti erano legati per preparare
fiori, grappoli, spighe, rosari.Negli ultimi anni Sulmona si è affermata come patria indiscussa del
confetto. Grazie alla bontà del confetto ha saputo conquistare nel
tempo i mercati di tutto il mondo.Curiosità
I confetti nei secoli passati erano considerati bon-bon pregiati e quindi
riservati alle cerimonie importanti come le nozze di alto rango.I confetti simboleggiano l’unione della coppia attraverso le due metà
della mandorla, tenute insieme da uno strato di zucchero.Oggigiorno i confetti sono distribuiti, già confezionati in sacchetti, ma la
tradizione vuole che sia la sposa accompagnata dallo sposo al termine
del ricevimento, a distribuire con un cucchiaio d’argento i confetti sciolti
(e rigorosamente bianchi) disposti su un vassoio elegante e d’argento o
in un cesto; l’importante è che siano di numero dispari, generalmente il
numero di confetti presenti è 5 ma non è una regola. Anche il numero
comunque ha un significato:5 confetti rappresentano: fertilità, lunga vite, salute, ricchezza e felicità;
3 confetti simboleggiano: la coppia e il figlio;
1 confetto si riferisce invece, all’unicità dell’evento.
_______________________________________
____________________________________________________________My niece Carolyn is getting married today, so I decided to write about
an Italian tradition, that of confetti. The ancient and very beautiful city
of Sulmona, situated in the mountains of Abruzzo, produces the best
confetti in the world. I went to their web site
(www.confettidisulmona.net) for this article which I have reproduced
here in part. A note: the article is long, so I divided it in two; the
second installment will air next week.THE HISTORY OF CONFETTI
The origins of confetti are ancient. According to some--they refer to the
statements made by the Fazi Family (447 BCE) and to Apicio
(14-37 A.D.) friend of the Emperor Tiberius--confetti existed already in
Roman times. The Romans used confetti to celebrate births and
marriages, however at that time it was a type of bonbon made from
flour and honey with an almond in the center.The production of confetti as seen today, took place only after the
discovery of the West Indies, when sugar became the main sweetening
ingredient.During the Renaissance, guests were greeted with goblets filled with
confetti during receptions celebrating the vows taken by nuns and
priests.In literature we find many traces of confetti: from the works of
Boccaccio to those of Manzoni and Goethe, who gave his wife-to-be a
chest filled with confetti.The production method for confetti which is still used today in Sulmona
began in the 1400’s. The City archives contain several documents dated
1492-1493 which substantiate these facts. During the 15th century in
Sulmona the artistic production of confetti began at the Monastery of
Saint Chiara. Through the use of silk threads, confetti were tied
together into the shape of flowers, bunches of grapes, wheat, rosaries.Through the years, Sulmona has become the undisputed home of
confetti. Thanks to the goodness of the confetti, it has conquered
markets throughout the world.Did you know…
In the past, confetti were considered prized bonbons and therefore
reserved for important ceremonies such as weddings of high-rank.Confetti symbolize the union of the couple through the two halves of the
almond held together by a layer of sugar.Today confetti are distributed pre-packaged in bags, but tradition
states that it is the bride accompanied by the groom, who at the end of
the reception, distributes loose confetti (absolutely white) with a silver
spoon from an elegant silver tray or a basket; it is important
that the number be uneven, usually the number is 5, but it is not a
requirement. Even the number has a meaning:5 confetti represent: fertility, long life, health, wealth, and happiness;
3 confetti symbolize: the couple and a child;
1 confetto refers to the oneness of the event.
Saturday, November 1, 2014
VERBI IMPERSONALI IMPERSONAL VERBS
I verbi impersonali sono quelli che non hanno un soggetto personale,
specifico.
Impersonal verbs are those that do not have a personal,
specific subject.La maggior parte delle espressioni che descrivono il tempo o il clima o
l’orario sono impersonali; per esempio:Most of the expressions that describe weather or climate or time of day are
impersonal; for example:
fa freddo it’s cold fa caldo it’s hot fa bello it’s nice/fair/fine fa brutto it’s bad/awful fa giorno it’s day fa notte it’s night è nuvoloso it’s cloudy è umido it’s damp c’è il sole it’s sunny c’è la nebbia it’s foggy piove it’s raining grandina it’s hailing nevica it’s snowing tuona it’s thundering tira vento it’s windy È l’una it’s one o’clock sono le tredici it’s one o’clock in the afternoon Altre comuni espressioni impersonali sono:
Other common impersonal expressions are:c’è/ci sono there is/there are accade/avviene/succede (che) it happens (that) basta it’s enough/sufficient bisogna/occorre it is necessary (to) capita (che) it happens (that) conviene it makes sense, it’s a good idea importa it matters interessa it interests manca need/missing pare/sembra (che) it seems (that) si tratta di it’s a question of spetta/tocca it’s up to ci vuole it takes/requires
Saturday, October 25, 2014
ADDIO – ARRIVEDERCI -- CIAO -- SALVE
Ci sono vari modi di salutarsi in italiano ma quali sono le differenze?Addio è la forma di saluto usata per accomiatarsi definitivamente, sia
con persone sia con luoghi. [La parola è utilizzata con lo stesso
significato di arrivederci solo nell’italiano regionale toscano; fuori dalla
Toscana addio esprime congedo definitivo, mentre arrivederci
presuppone un nuovo incontro.]Arrivederci è l’espressione di saluto fra persone che si separano con la
certezza o speranza di rivedersi.Ciao è la forma di saluto amichevole usata al momento dell’incontro o
della separazione, ora di uso internazionale.Salve è una forma di saluto rivolta a una persona o a un luogo; può
avere tono solenne (in letteratura, poesia, o inni sacri) o tono
amichevole e confidenziale (tra persone). Era molto usata dagli antichi
romani sia per dare il benvenuto, sia per accomiatarsi. Oggigiorno io la
sento usata da commessi, una via di mezzo tra buon giorno e buona
sera (per dare il benvenuto in negozio) o ciao (troppo informale). Forse
è un ritorno alle nostre radici storiche e linguistiche?
GOODBYE
There are various ways to say goodbye in Italian, what are the
differences?Addio (literally “to God”) is the greeting used when a definitive
separation is expected, both with people and places. [The word is used
with the same meaning as arrivederci only in Tuscan regional Italian,
outside of Tuscany addio expresses a final goodbye, while arrivederci
presumes another meeting.]Arrivederci (literally “to/until we see each other again”) is the expression
used among persons who separate with the certainty or hope of meeting
up again.Ciao is the friendly greeting used at the time of meeting or separation,
it is now in use internationally.
Salve is used both with people and places; it may have a solemn tone
(in literature, poetry or sacred hymns) or a friendly tone
(between people). It was often used among ancient Romans both as a
greeting and a departure. Today I hear the word spoken by shop clerks,
a midpoint between good day and good evening (to welcome someone
into the store) or ciao (too informal). Perhaps it is a return to our
historic and linguistic roots?Saturday, October 18, 2014
TIZIO, CAIO E SEMPRONIO = TOM, DICK AND HARRYCi sono molti modi per esprimere CHIUNQUE in italiano:
Tal dei Tali
Signor Nessuno
Pinco Pallo
Pinco Pallino
o anche Mevio, Filano e Calpurnio,ma i nomi più comuni sono: Tizio, Caio e Sempronio.
Qual è l’origine di questo sodalizio? Gli studiosi ci dicono che
compaiono per la prima volta riuniti nelle opere di Irnerio, giurista
medievale italiano e uno dei fondatori della Scuola di Diritto
dell’Università di Bologna. Irnerio (c. 1050—dopo il 1125) visse
durante il periodo della fondazione dell’Università più antica d’Europa
nel 1088, e fu il primo ad adoperare l'unione classica: Titius, Gaius et
Sempronius. Le origini dei nomi non sono chiare, alcune sono
attribuite alla famiglia Gracco: Tizio derivato da Tiberio Gracco; Caio
da Caio Gracco suo fratello, e Sempronio da Sempronio Gracco, il
loro padre. Ma abbiamo anche Tito Flavio Vespasiano e Tito Livio, o
la conoscenza che Gaio era un nome comunemente usato dagli
antichi romani.Anche se non sappiamo di certo a chi attribuire la nostra triade, è
molto più elegante degli equivalenti in inglese: Tom, Dick and Harry,
Average Joe, Ordinary Joe, John Doe, Joe Sixpack, Ordinary o
Average Jane, Jane Doe, Jane Smith, John Q. Public, Joe Blow, Joe
Schmoe, John Smith, Eddie Punchclock, Joe Botts, J. S. Ragman,
Vinnie Boombotz.
............................................................................
There are many ways to say ANYBODY or ANYONE in Italian:So and So
Mr. Nobody
Pinco Pallo
Pinco Pallino
o even Mevio, Filano e Calpurnio.However the most common names are: Tizio, Caio e Sempronio.
What is the origin of this association? Scholars tell us that they
appear together for the first time in the works of Irnerio, a medieval
Italian jurist and one of the founders of the School of Law at the
University of Bologna. Irnerio (c. 1050—d. after 1125) lived during
the period of the establishment of the oldest university in Europe in
1088, and was the first to use this classic union: Titius, Gaius et
Sempronius. The origins of the names are not clear, some are
attributed to the Gracco family: Tizio derived from Tiberius Gracco,
Caio from Caio Gracco, his brother and Sempronio from Sempronio
Gracco, their father. Yet we also have Tito Flavio Vespasiano and
Tito Livio or the knowledge that Gaio was one of the names
commonly used in ancient Rome.Even if we don’t know for certain who we can attribute our triad to,
it is much more elegant than the English equivalents: Tom, Dick and
Harry, Average Joe, Ordinary Joe, John Doe, Joe Sixpack, Ordinary
or Average Jane, Jane Doe, Jane Smith, John Q. Public, Joe Blow,
or Average Jane, Jane DoeJane Doe, Jane Smith, John Q. Public, Joe Blow,
Joe Schmoe, John Smith, Eddie Punchclock, Joe Botts, J. S. Ragman,
Vinnie Boombotz.Saturday, October 11, 2014
DEI TEMI DEL MIO BLOG
da maggio a settembre 2014FALSI AMICI: 3 maggio 2014
I YOU: 10 maggio
MAGARI 17maggio
VOLERCI: 24 maggio
METTERCI: 1° giugno
BOCCE: 7 giugno
FARE: 14 giugno
LA COPPA DEL MONDO/ The World Cup: 21 giugno
LE PARTI DEL DISCORSO/Parts of Speech: 28 giugno
LASCIARE = Leave?: 5 luglio
MA DAI!: 13 luglio
PAROLE INVARIABILI: 19 luglio
PAROLE CON DUE FORME AL PLURALE—PARTE I: 26 luglio
IN BOCCA AL LUPO!: 2 agosto
PLAY—COME SI TRADUCE IN ITALIANO? 9 agosto
FERRAGOSTO: 16 agosto
PAROLE CON DUE FORME AL PLURALE—PARTE I: 23 agosto
MENTRE O DURANTE: 30 agosto
L’ARMISTIZIO DELL’8 SETTEMBRE 1943: 6 settembre
L’ORIGINE DEI NOMI DELLA SETTIMANA: 13 settembre
MAMMONE: 20 settembre
STIPENDIO E SALARIO (PARTE I): 27 settembre
Saturday, October 4, 2014
Page 8 includes Oct 4-11-16-25, Nov 1-8-15-22-29, Dec 6-13-20-27, 2014
Jan 7-17-24-31 2015